Castellucci contro Salvini

Il giovane consigliere comunale invita il Pd a farsi trovare pronto quando quando il livore messo in moto si ritorcerà  contro la Lega

Dobbiamo farci trovare pronti quando Salvini comincerà ad avere problemi. Questa la posizione di Sebastiano Castellucci, consigliere comunale del Pd.

Solo un paio di mesi fa, Gianluca Pini, già deputato e dirigente di primo piano della Lega in Romagna, ribadiva il suo sogno di avere la Padania indipendente dall’Italia. Quindi viene da chiedersi se a livello locale la Lega sia ancora intollerante verso i meridionali, oppure -come avvenuto a livello nazionale- i “terroni” siano stati sostituiti con gli immigrati. Del resto sull’immigrazione Salvini ha vinto le elezioni, rendendola sinonimo di criminalità.

 

Un altro tema forte è quello per il quale la Lega sarebbe per dare un’arma ad ogni famiglia italiana. Dimenticandosi però di come funzionano le cose negli Stati Uniti, dove il diritto di possedere le armi è in Costituzione. Armarsi può forse avere l’effetto di aumentare la sicurezza personale, ma ha di sicuro l’effetto di ridurre la sicurezza collettiva. Non solo per le stragi nelle scuole, nelle famiglie, nei luoghi di lavoro che quasi settimanalmente ci sono negli Stati Uniti. Ma anche perché se diventa più facile per tutti possedere un’arma, lo diventa anche per i criminali.

Sebastiano Castellucci

E l’idea di risolvere il problema dei furti nelle case con le pistole potrebbe avere un effetto criminogeno per il Paese. Se poi la Lega ci tiene veramente alla legalità, non si capisce perché voglia togliere il limite al contante, che favorisce evidentemente le mafie e gli evasori. Le Regioni del Sud sono ostaggio della criminalità organizzata, e per fargli un favore togliamo uno strumento di contrasto al riciclaggio.

 

Poi proporre di chiudere subito tutte le cartelle esattoriali sotto i centomila euro che cos’è se non un invito all’evasione, che è un altro cancro del Paese? Un conto è cambiare il sistema fiscale italiano, un conto è fare un condono. La tanto promessa Flat Tax, poi, ora sembra lontana: ma se mai dovesse venire applicata, chi ne beneficia sono solo ed esclusivamente le classi sociali più ricche, secondo un modello di destra che ha fatto molti danni nella storia recente.

Cosa dire invece di quando il ministro dell’Interno si improvvisa medico e dice che i vaccini obbligatori sono inutili e dannosi? O quando dirige la politica estera, prima corteggiando Putin ma poi rimanendo ben saldo tra le fila della Nato di Trump?

 

L’abilità politica di Salvini è fuori discussione: ha utilizzato Berlusconi come un tram, ed è riuscito dove i Casini, i Fini, gli Alfano non sono riusciti. Ha fatto un inciucio con i Cinquestelle, smontando la loro verginità del “no ad alleanze”, e li sta trascinando dietro le sue politiche (più che Governo Conte è un Governo Salvini). I Cinquestelle stessi si sono appiattiti su di lui, tranne poche eccezioni come Fico. Pensare che Salvini sia uno stupido è da stupidi. Però credo che presto o tardi tutto questo livore messo in moto gli si ritorcerà  contro, e a quel punto bisogna farsi trovare pronti per una alternativa credibile e degna.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.