Intervento di Mario Guidazzi che prende spunto dallo studio di Laboratorio Cesena
Emergenza casa: la proposta di Mario Guidazzi (Pri).
Ho letto con molto piacere l’iniziativa di alcuni giovani cesenati di dar vita ad un Laboratorio attraverso il quale stimolare il dibattito nella città su alcuni problemi di grande valenza.
Il primo indubbiamente è l’alloggio o meglio la proprietà di un alloggio per i giovani.
Il laboratorio è apartitico tant’è che ha ricevuto l’appoggio di forze non sicuramente vicine l’una all’altra. Questo è un fatto assolutamente positivo e, per quel che posso, anche a me piacerebbe aiutarli.
Ora sono vecchio e debole, ma nonostante il mio stato di salute sono veramente allibito di fronte al silenzio assordante della Amministrazione Comunale. Ricordo che nel passato era uso attivare il sistema dell’alloggio a riscatto. Le case dei maestri furono appunto il frutto di quella iniziativa.
Perché dunque non si può riattivare quel sistema?
Perché come già ho ripetuto varie volte il Comune non costituisce un tavolo di confronto con banche ed imprese edili?
Il patrimonio edilizio nuovo, invenduto, assomma ad oltre 2000 alloggi. E allora perché il Comune una volta definito il costo al metro quadro non propone un piano per alloggi a riscatto di cui si fa garante?
Qualcuno dirà e se qualche assegnatario non paga?
Il Comune diventa automaticamente proprietario dell’alloggio che entrerà a far parte del patrimonio ERP. Qualche giorno fa l’Assessore Benedetti lamentava la penuria di alloggi, questa misura potrebbe in parte rispondere a questa esigenza.
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