Ma in centro il nodo resta piazza della Libertà. Per il rilancio serve darle identità
Non so voi, a me piace il salottino che divide piazza del Popolo da viale Mazzoni. Chiamarlo quarto lato forse mi pare troppo. Cambiano i fattori, ma non il prodotto: è bello. Va da sé che non essendo un architetto non posso dare un giudizio tecnico. Quindi la mia è un’impressione personale (il bello è soggettivo) che però mi sembra sia abbastanza condivisa. La discussione, più che altro, mi sembra che ruoti attorno ai particolari.
Di certo è stata aumentata la gradevolezza di un centro storico di per sé accogliente, dove è piacevole passeggiare e frequentato. Questa l’impressione che ho avuto anche domenica pomeriggio nonostante non fossi nella predisposizione mentale migliore a causa del patatrac combinato dal Cesena calcio.
Ma è chiaro, quando si parla del centro di Cesena inevitabilmente il discorso scivola su piazza della Libertà. Io continuo a credere che, valorizzato a dovere, quello spazio possa diventare molto importante per il centro. In tal senso, sempre domenica, mi confrontavo con un amico che ha una visione più pessimistica della mia.
È chiaro, se sarà lasciato a se stesso, quello spazio diventerà una cattedrale nel deserto. Deve essere opportunamente valorizzato. Lo testimoniano le iniziative natalizie che hanno fatto di quella piazza un valore aggiunto. Certo, non si può pensare a dodici mesi di eventi straordinari. Quelli ci sono, ci dovranno continuare ad essere, ci si dovrà investire e saranno molto utili. Però, innanzitutto, a piazza della Libertà bisognerà dare un’identità. Un po’ quello che è stato fatto con il Foro abbinarlo dopo una partenza non proprio indovinata.
Per farlo è necessario individuare una serie di appuntamenti fissi (almeno quattro a settimana) per creare fidelizzazione. Anche perché deve essere chiara una cosa: piazza della Libertà non è mai stata uno dei posti più frequentati. Quando c’era la vasca (chi è anziano come me se lo ricorda) quello spazio non era compreso nel percorso che caratterizzava l’allora frequentatissimo pomeriggio cesenate. Come non lo erano piazza del Popolo e la zona del teatro Bonci. Eppure, tutte e due ora sono molto frequentate. Ma non lo sono diventate per grazia ricevuta, ma perché c’è chi ci ha puntato investendoci per dare a quegli spazi un’identità.
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