Per il dono della maglia del Cesena a Salvini. Ma critica i "politici ultras"
Il dono della maglia del Cesena a Matteo Salvini ha fatto rumore. Ci sono state molte prese di posizione, compresa quella degli ultras e della società. Ma anche del mondo politico. Contro questi replica Andrea Rossi, esponente di Cambiamo e candidato del centrodestra.
Mi voglio scusare con i VERI TIFOSI che si sono sentiti offesi dal gesto del sottosegretario alla giustizia Morrone che, ieri durante la visita in città di Matteo Salvini, ha donato al Ministro dell’Interno la maglia del nostro Cesena Calcio.
Il gesto voleva essere soltanto un’espressione di orgoglio e di amicizia nei confronti di un’alta carica dello Stato in visita a Cesena.
Non era assolutamente mia intenzione politicizzare il Cesena Calcio e i suoi tifosi e sicuramente non era questa l’intenzione di Morrone.
Non devo nessuna scusa e nessuna spiegazione invece a quei finti tifosi, o meglio a quei politici mascherati da ultras, che da ieri sera provano a trasformare quell’episodio di normale protocollo in un grande caso nazionale. “Un’offesa indegna”, “un attacco alla democrazia e alla libertà”…
MA FINITELA CON QUESTO CINEMA DELLA POLITICA. Dov’eravate quando IL SINDACO LUCCHI donava la maglia del Cesena a Matteo Renzi e quando Bulbi la regalava al Primo ministro Letta? Per quale ragione, in quelle occasioni, nessuno disse nulla?
Il gesto era esattamente lo stesso, così come credo l’intento. E, allora – vi chiedo – vi siete sentiti offesi anche in quelle circostanze?
Se la maglia del Cesena – che è un’immagine iconica della nostra identità – viene donata ad un vostro “compagno” va bene, ma se viene data al Vice Premier in carica no?!
La maglia del Cesena è un simbolo di questa terra, come la piadina e il Sangiovese. Donarla è un gesto di amicizia nei confronti di chi viene a farci visita – di destra o di sinistra non importa – ma soprattutto è un gesto di orgoglio nei confronti della storia di questa squadra nella quale tutti i cesenati, oggi come ieri, si identificano.
E allora, SMETTIAMOLA DI CREARE QUESTO CLIMA DI TENSIONE attorno a questo ballottaggio, finitela di creare strumentalmente un caso dopo l’altro solo per distogliere l’attenzione dai veri problemi di questa città.
Fatevene una ragione… non tutti la pensano come voi e non tutti, spero la maggioranza, cascano nei vostri infantili tranelli.
Lo dovete accettare, è la democrazia, la stessa libertà di pensiero che demagogicamente sbandierate nei vostri cortei. Come sempre siete abili predicatori ma, alla prova dei fatti, la coerenza non è il vostro forte”.
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