Indagine Confesercenti. Momento di auspicata ripresa dopo due mesi negativi
Le vendite nel periodo marzo/giugno sono andate a rilento e i negozi sono pieni di merce da vendere: questa, in sintesi, la fotografia che emerge dall’indagine condotta da Confesercenti su un campione di imprese associate di tutta la regione, compreso il territorio cesenate. Il momento dei saldi, che in Emilia Romagna partiranno sabato 6 luglio per una durata i 60 giorni, si annuncia quindi come momento di auspicata ripresa dei consumi: occasione per il consumatore per approfittare di ottimi sconti e di un’ampia scelta, aspettativa per il commerciante per un incremento delle vendite.
Secondo l’indagine Confesercenti il 79% degli intervistati ha dichiarato che, complice il maltempo dei mesi primaverili (l’88% ha posto l’accento su questo aspetto), le vendite dei prodotti della collezione primavera/estate hanno fatto registrare un riduzione rispetto allo stesso periodo del 2018. La diminuzione è stata fino al 15% per il 26% degli intervistati, dal 20 al 25% per il 28% delle imprese e dal 30 al 35% per il 36% del campione, mentre il 10% delle imprese ha denunciato un calo che è andato oltre il 35%.
«È proprio cosi – conferma Lina Aitella, presidente Fismo Confesercenti Cesenate – in particolare maggio è stato il mese più difficile. Sui saldi: non si può pensare che siano lo strumento principale per incrementare il ricavo perché sempre più spesso sono più funzionali allo svuotamento del magazzino, con margini di guadagno oramai quasi nulli. Detto questo i saldi sono certamente utili, sia per il commerciante che per il consumatore, ma servirebbe una regolamentazione mirata, articolata e controllata. Imporre nuove regole sarebbe forse inizialmente un sacrificio per molti ma credo che potrebbe dare dei frutti nella lunga distanza. Per questi saldi estivi la mia previsione è che non si incrementerà più di tanto il ricavo rispetto ai saldi estivi dello scorso anno: già arrivare alle percentuali del 2018 sarebbe un successo». Sempre secondo l’indagine regionale solo un quarto delle imprese intervistate, infatti, si aspetta, per questo periodo, un incremento delle vendite rispetto a quelle dell’anno passato.
Gli sconti applicati partiranno subito con una percentuale media del 30%, la spesa pro capite è stimata intorno ai 95 euro. Il settore più coinvolto è sicuramente quello dell’abbigliamento e calzature, che conta in Emilia-Romagna oltre 9.000 negozi. «Ben vengano i saldi se possono dare un po’ di respiro alle piccole attività commerciali delle nostre città – sottolinea la responsabile Fismo Confesercenti Cesenate Giulia Rossi –. Resta però importante il tema della regolamentazione, soprattutto in un momento in cui il commercio on line ha spostato del tutto gli equilibri della rete commerciale fisica e ha inciso sulle abitudini e le scelte dei consumatori».
I consigli di Confesercenti al consumatore sono sempre gli stessi: servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia; verificare la presenza del cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato; conservare sempre lo scontrino perché è possibile sostituire l’articolo difettoso.
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