All'attacco dopo che il caso Habenas si è chiuso con tutte assoluzioni
Dunque, anche gli ultimi cinque indagati nella vicenda “Habenas” siano stati assolti, con l’archiviazione delle accuse a loro carico disposta dal GIP. La notizia l’ha riportata l’edizione di Cesena del Corriere Romagna.
Possono quindi tirare un sospiro di sollievo, tra gli altri, il professor Luciano Margara, della nostra Università cittadina e Roberto Branchetti, dipendente del Comune di Cesena, dopo che circa un anno fa lo avevano già fatto Alberto Zambianchi (in quanto Presidente di Serinar), Manuela Lucia Mei, (Segretario generale del Comune di Cesena) e Tommaso Dionigi, tra il 2014 ed il 2017 assessore della Giunta del sindaco Lucchi. Tutti loro in questi anni hanno molto sofferto per una vicenda che oggi si dimostra infondata.
La vicenda, partita da un esposto dei 5Stelle, ha segnato uno dei momenti di maggior contrapposizione fra maggioranza (giunta Lucchi) e opposizione. Terminò con le dimissioni dell’assessore Dionigi. Adesso, a bocce ferme, il Pd va all’ingresso e lo fa con l’intervento di Fabrizio Landi, segretario comprensoriale che premette che le conclusioni a lui e a tutto il Pd sono sempre parse inevitabili. Poi aggiunge che il pensiero “non può che andare alla furibonda ed indecente vicenda politica che caratterizzò i mesi tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017”.
E non usa mezzi termini: “Adombrando atteggiamenti evidentemente contrari alle legge ed interessi personali in campo, le forze di opposizione del Consiglio comunale in quei mesi costruirono una sceneggiata che oggi si dimostra priva di ogni fondamento. Cercarono addirittura di bloccare il regolare funzionamento del Consiglio comunale, costruendone uno ad hoc e, per questo, mancarono momenti fondamentali per la nostra storia cittadina, come il voto sul nuovo ospedale di Cesena, preferendo forzature ad uso e consumo dei social e dei mezzi d’informazione”.
Poi ricorda che proprio per garantire la ripresa di un clima normale di confronto, riportando serenità all’interno del Consiglio comunale, l’Assessore Tommaso Dionigi si dimise, dimostrando un rispetto delle istituzione che oggi dovrà far riflettere tanti.
Quindi un ulteriore affondo: “Ai Partiti, ai tanti attori delle scena social e politica cittadina che allora diedero il peggio di sé, oggi non resta da fare che una cosa: chiedere pubblicamente scusa a Dionigi, Margara, Zambianchi, Mei. Speranzosi, attendiamo che accada”.
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