Nell’ambito del progetto Intra(p)prendere green i ragazzi hanno incontrato le più importanti aziende e organizzazioni del settore
Cento ragazzi delle scuole medie di Rimini e Santarcangelo incontrano a Ecomondo (Fiera di Rimini) alcune delle più importanti aziende ed organizzazioni dell’economia circolare e della green technology, in una giornata ricca di informazioni e opportunità di apprendimento. E’ accaduto ieri nell’ambito della quinta edizione del progetto formativo Intra(p)prendere Green, che vede partner Ecomondo – Italian Exhibition Group, Corepla, Avsis, Cescot Rimini, Comune di Santarcangelo, Comune di Rimini, Associazione Città Viva, Pro Loco Santarcangelo, Il Resto del Carlino, Conad Superstore Viserba.
Intrap(p)rendere Green impegna gli studenti a capire il valore etico ed economico del rifiuto riciclato e li stimola a creare nuovi oggetti partendo dal riuso di materiali provenienti dalla raccolta differenziata. Nel corso della visita guidata a Ecomondo, i ragazzi – alunni delle scuole medie Alighieri e Di Duccio di Rimini e Franchini di Santarcangelo – hanno conosciuto i principali partner del loro progetto. La giornata è iniziata con l’incontro con Donato Speroni, giornalista di Asvis, alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, che ha affrontato con loro il tema della comunicazione del valore della sostenibilità.
Più tardi, l’appuntamento con Luca Stramare di Corepla è stata occasione per un viaggio nella storia degli imballaggi, dalle anfore dell’antica Roma agli imballaggi in plastica. I ragazzi hanno approfondito anche la funzione fondamentale della corretta differenziazione dei rifiuti, che ne permette il riciclo, la trasformazione in biolastiche e la separazione del residuo che viene avviato alla trasformazione in energia.
Lpm Group, dove la visita è proseguita, ha messo i ragazzi a contatto con i biopolimeri, materie prime derivanti da fonti rinnovabili, e con ciò che le bioplastiche diventano nella vita di tutti i giorni, come i sacchetti per la spesa e i contenitori monouso.
Appuntamento, infine, con i giovani ricercatori di B Plat dell’Università di Bologna, inventori di un processo di trasformazione di fanghi della viticoltura in bioplastiche per uso non alimentare. Da una stampante 3D i ragazzi hanno visto “ creare” portapenne proprio con il derivato delle “materie prime seconde”.
Il consueto appuntamento con il Gruppo Fiori e la tavola periodica dei metalli è stato il momento finale di una lezione che ha reso concreto agli occhi degli studenti il nuovo paradigma dell’economia circolare, dove tutto può tornare a nuova vita in un ciclo infinito.
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