L'obiettivo farla diventare una fiera di livello internazionale
Il rilancio di Fieravicola prende forma. Nuova location, nuova società di gestione, respiro internazionale sono i pilastri al centro della presentazione che è avvenuta questa mattina in una gremita sala Borsa Avicunicola di Forlì, alla presenza degli operatori e delle associazioni del settore.
Un momento importante per raccogliere idee, presentare proposte, condividere strategie per il rilancio dell’appuntamento fieristico in programma nel 2021, che si propone un duplice obiettivo: realizzare una grande fiera di respiro internazionale, che diventi la vetrina della filiera avicunicola italiana nel mondo e costruire un grande polo romagnolo dell’agribusiness grazie alla messa in rete di due fiere specializzate (Macfrut e Fieravicola) in programma nella stessa data, capaci di attrarre espositori e visitatori da tutto il mondo.
Va precisato che Fieravicola rimarrà una manifestazione completamente autonoma, a cadenza biennale. La prossima edizione, la 52esima, ma la prima 2.0, è fissata per il 4, 5 e 6 Maggio 2021.
Fieravicola verrà gestita da una nuova società che vedrà la presenza, oltre che di Italian Exibition Group in qualità di socio di maggioranza, di Fiera Forlì, di Cesena Fiera e, si auspica, anche delle associazioni del settore.
Lo sviluppo di Fieravicola passa anche dal coinvolgimento diretto delle imprese della filiera e delle associazioni di rappresentanza del settore. Per questo al di là degli organi sociali della new.co è previsto il coinvolgimento degli stakeholders in un ‘Comitato Tecnico Scientifico’ che affianchi la tecnostruttura nella organizzazione della fiera e nelle più importanti decisioni che riguarderanno la manifestazione.
Il modello di riferimento per il rilancio è Macfrut, evento fieristico che a Cesena aveva perso le caratteristiche di fiera internazionale per diventare un punto di incontro della filiera italiana e che, grazie allo spostamento a Rimini nel 2014, ha trovato nuovo slancio e un grande sviluppo. In tal modo anche lo spostamento di Fieravicola presso il quartiere fieristico di Rimini, con i suoi elevati standard di internazionalità e di servizi tecnico-logistici abbinati alla grande ricettività della Riviera, rende possibile ipotizzare uno sviluppo significativo della manifestazione.
Ilegami con Forlì rimarranno comunque molto stretti sia per quanto riguarda i rapporti con il settore sia per i contenuti. A tal proposito è previsto un importante evento convegnistico da realizzarsi annualmente, in autunno, presso la Fiera di Forlì. Già nel 2020, come anteprima della vera e propria fiera, si ipotizza un Forum internazionale su alcuni temi di interesse della filiera avicunicola.
Un grande settore come quello avicunicolo deve avere una grande fiera quale vetrina di riferimento verso il mondo e questa vetrina non può che essere Fieravicola, per la sua storia, per le sue relazioni con il settore, per il radicamento con il territorio romagnolo. Il suo rilancio è il rilancio del territorio stesso in vista della costruzione di un grande polo romagnolo dell’agribusiness.
Questo post è stato letto 191 volte