Sondaggio della Swg
La larga maggioranza degli italiani promuove il governo per la gestione di questa fase di emergenza. Emerge da un sondaggio Swg fatto fra il 4 e il 6 marzo, quindi prima dell’ultimissimo decreto. Il report ricorda che ci sono state cinque fasi. Ora diventate sei.
La preoccupazione. Non solo cresce la preoccupazione, ma c’è anche la richiesta di misure più drastiche. Quando il virus aveva superato i confini cinesi (fase due) i preoccupati erano il 62 per cento. Scesi però al 48 a fine febbraio e adesso risaliti al 67. In crescita quelli che chiedono di fare di più: dal 29 di fine febbraio si è saliti al 36. Nel contempo diminuisce il panel (dal 22 al 14) di chi ritiene che le misure siano eccessive.
Misure per il contenimento. La valutazione rimane positiva, ma si chiedono azioni ancora più forti. È diminuito di un punto, scendendo al 31%, chi ritiene che si stiano prendendo tutte le misure necessarie. Invece passa dal 29 al 39% chi approva l’operato del governo, ma chiede di fare di più. Scende dal 22 al 14 chi pensa che si stiano prendendo misure eccessive. E scende di un punto, attestandosi al 16%, chi ritiene che non si prendano le precauzioni giuste.
Chiusura delle scuole. È considerato come un chiaro indicatore della gravità della situazione. Il 32% condivide l’operato del governo; il 30 ritiene che sia una misura che andava presa prima, il 20 pensa che dovesse essere presa solo per le zone a rischio, il 18 la considera esagerata.
Termometro emotivo. Tristezza, attesa e rabbia dominano la scena. Questo il sentiment generale rilevato da Swg. Tristezza 45 (+22); attesa 39 (+12); rabbia 39 (+2); paura 34 (+15); disgusto 31 (-2); fiducia 17 (+6); sorpresa 5 (stabile); gioia 4 (meno 3).
Cambiamento delle abitudini. Si cercano di ridurre i contatti. Non frequento i luoghi affollati 52%; ho ridotto gli incontri di lavoro 42; ho ridotto l’utilizzo dei mezzi pubblici 41; ho ridotto l’incontro con amici e conoscenti 39; cerco di stare a distanza dalle persone 38; non stringo più la mano a nessuno 38.
Intenzioni di voto. Calo generalizzato delle liste maggiori. Lega 30,6 (era al 30,9); Pd 19,6 (era al 19,9); 5Stelle 13,4 (era al 13,7); Fratelli d’Italia 12 (era al 12,1); Sinistra/Mdp 3,8 (era al 3,6); Italia Viva 3,5 (era al 3,2); Azione 2,9 (era al 2,8); Verdi 2,4 (era al 2,2); +Europa 2,3 (era al 2,1); Cambiano 1,1 (era all’1,2); altro 2,9 (era al 2,6), non si esprime 40 (stabile).
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