Mascherine, Bologna indica la strada

Pronto un protocollo per aiutare il territorio

Interessante iniziativa del Comune di Bologna. Con le parti sociali, l’università, le aziende del territorio metropolitano sta predisponendo un protocollo d’intesa per la riconversione di mascherine protettive durante l’emergenza Covid 19. Un obiettivo che potrebbe/dovrebbe essere preso ad esempio dagli altri territori. A partire dai nostri.


In questa fase di allarme rosso la mascherina è uno degli strumenti per combattere la diffusione del virus. Ne servono quantità elevate anche in considerazione del fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi, si tratta di oggetti monouso. E per un periodo piuttosto lungo. Anche se ci sarà un graduale ritorno alla vita “normale” questo non significherà che il virus è sconfitto. La battaglia potrà essere vinta solo quando ci sarà il vaccino o una cura adeguata. Ed entrambi sono ben lungi dall’essere pronti. Quindi, sia nel tempo libero che sul lavoro, sarà necessario mantenere alta la guardia. E uno degli strumenti indispensabili sarà proprio la mascherina che dovrà essere sempre e comunque disponibile. Per questo sarebbe importante che i singoli territori si organizzassero per rispondere alla richiesta, innanzitutto del proprio personale, ma, in generale, del territorio. Evitando, quindi, che la mascherina sia un oggetto del desiderio.


Il protocollo predisposto dal Comune di Bologna si pone questo obiettivo. Si stima, inizialmente, una produzione di 50 mila mascherine in due settimane, ma, a regime, si punta ad arrivare a 5mila al giorno. Naturalmente le mascherine dovranno essere testate e risultare conformi allo standard EN 14683 e a quello ISO 10993. Il laboratorio dell’Università si impegna ad effettuare i test di validazione dei prodotti.


Il Comune di Bologna ne garantisce l’acquisto di 50 mila riutilizzabili per il proprio personale. Inoltre si impegna a raccogliere e coordinare i fabbisogni dei soggetti che, a vario titolo, stanno contribuendo a garantire la continuità dei servizi. Le aziende, invece, si impegnano a garantire l’approvvigionamento richiesto a un prezzo concordato: 1,5 euro l’una (Iva inclusa).

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.