La situazione è esplosiva. Bisogna evitare la scintilla
CESENA. Come ne usciremo? Alla luce di una situazione sempre più complicata è logico porsi questa domanda. Anche se l’ottimismo della ragione continua a prevalere, le sicurezze continuano a vacillare. A generare insicurezza sono soprattutto i problemi provocati dal Covid. Ma l’emergenza provocata dal virus è solo la punta di un iceberg. Da tutte le parti arrivano segnali di incertezza in un mondo che ha bisogno di tutto, ma non di scintille che se provocassero un incendio non si sa come potrebbe andare a finire.
Il problema principale è che il mondo è seduto su un letto di cambiali. I debiti sovrani rischiano di diventare una polveriera. Serve innanzitutto una strategia comune. Nessuno può pensare di farcela da solo. Neppure i cosiddetti paesi frugali, a partire dall’Olanda.
Poi è fondamentale che la finanza sia tenuta sotto controllo. La priorità deve essere data all’economia reale. Quella che produce e crea posti di lavoro e quindi ricchezza. Inoltre è necessaria una equa redistribuzione dei redditi. Che possa essere una panacea lo dimostra quello che successe nell’antica Roma. Tra i meriti di Giulio Cesare ci fu la rivoluzione monetaria (moneta unica in tutto l’impero) e una politica di investimenti in opere pubbliche. Politiche che garantirono benessere alla popolazione e crescita all’impero.
Allora però era un po’ più facile. Anche perché non c’era una situazione debitoria come quella attuale che rischia di esplodere in presenza di una scintilla. Ma che potrebbe diventare esplosiva anche se ci fosse il predominio della finanza. Sembra che buona parte della fortuna della famiglia Rothschild sia dovuta a speculazioni finanziarie fatte all’indomani della battaglia di Waterloo. La famiglia di banchieri era sempre stata ricca, ma pare che in quella occasione abbia aumentato in modo considerevole il proprio portafoglio. La notizia, riportata in molti articoli, non è mai stata data in modo ufficiale. Probabilmente c’è un fondo di verità, mentre sono romanzati i contorni.
Ebbene, se qualcosa di simile dovesse succedere adesso potremmo essere ad alto rischio. In questo momento la finanza deve fungere da salvagente. A partire dalle banche centrali. Nell’ultimo periodo la Bce ha fatto moltissimo, ma in futuro prossimo potrebbe essere chiamata a fare scelte ancora più difficili. Una di queste potrebbe riguardare i debiti dei vari stati. Se la situazione dovesse precipitare potrebbe fare una scelta coraggiosa: tenersi in pancia buona parte dei titoli che ha acquistato facendoli, di fatto, diventare irredimibili e chiedendo un interesse attorno all’un per cento.
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