Ilaria Giorgini, Miss Mamma Italiana Eleganza 2021
CESENA. Nella recente finale di Bellaria l’anconetana Ilaria Giorgini ha indossato la fascia di Miss Mamma Italiana Eleganza. E’ mamma di Gaia di 11 anni.
Come e quando è iniziato il suo percorso a Miss Mamma?
“Ci sono state due fasi. La prima alcuni anni fa. Mi iscrisse mio marito. La prendemmo come l’occasione per fare una gita fuori porta e passare una giornata assieme. Poi, dopo una pausa, ho partecipato di nuovo”.
Cosa l’ha spinta?
“L’ambiente. L’organizzazione è trasparente e fin da subito mi sono sentita abbracciata”.
Titolo a parte, questa volta come è andata?
“Altrettanto bene. Fra l’altro ho conosciuto delle ragazze con le quali è nata un’amicizia e ci sentiamo quasi tutti i giorni”.
In passato aveva avuto esperienze simili?
“Per quanto riguarda i concorsi di bellezza ho partecipato a Miss Strega a Corinaldo”.
Corinaldo è una città stupenda. Come è andata?
“Bene, l’ho vinto e grazie a quel successo sono stata ospite in una trasmissione di Piero Chiambretti”.
Ha fatto qualcosa d’altro nel mondo dello spettacolo?
“Lavoro con agenzie teatrali. Faccio spot. Inoltre sono nella compagnia teatrale amatoriale Step diretta da Alberto Manini, regista e sceneggiatore”.
Recitare è il suo lavoro?
“No, lavoro nella sanità pubblica. Sono tecnico di Radiologia”.
Recitare l’avrà aiutata per preparare la prova di abilità per Miss Mamma. Cosa ha portato?
“Un monologo sull’abbraccio scritto da me e approvato da mia figlia”.
In che senso?
“Gaia è il mio giudice. Il mio punto di riferimento. Aspetto sempre il suo via libera”.
Tratti distintivi del suo carattere?
“Sono disponibile, mi piace regalarmi agli altri. Sono sentimentale. Amo stupire perché vedo che è bello farlo. Sono testarda e un pò pignola. Non mi manca una punta di egoismo, ma un egoismo sano, quello che serve nella vita. Inoltre ho tanta grinta”.
Cosa prova quando sfila?
“Sono motivata. A spingermi è tutta l’adrenalina che sento dentro prima di entrare sul palco. In quel momento il cuore batte a mille, poi è come se si fermasse. Il palco è una forma di endorfina. Non ne posso fare a meno. Pensi, ho recitato fino all’ottavo mese di gravidanza ed ho smesso perché il regista me lo ha imposto. Ma quindici giorni dopo il parto ero di nuovo in scena. E’ anche una valvola di sfogo”.
In che senso?
“Lavorando in ospedale si accumulano tensioni e ho bisogno di scaricarmi”.
Sogni nel cassetto?
“Mi piacerebbe fare un’esperienza nel doppiaggio. Per riuscirci ho fatto anche dei corsi”.
Rimpianti?
“Non è giusto vivere di rimpianti. Comunque non ne ho. Anni fa ho fatto una scelta e sono certa di aver fatto quella giusta”.
Cioè?
“Dopo aver frequentato un’accademia a Cinecittà ho scelto di lavorare nella sanità e fare della recitazione un hobby”.
Qual è la sua filosofia?
“Molto semplice, me la sono tatuata: sliding doors”.
Perché porte scorrevoli?
“La vita è una scelta continua. L’importante è credere nella strada intrapresa”.
Foto di Gloria Teti
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