RAVENNA. È rientrato in Biblioteca Classense il manoscritto andato in prestito a Parigi per la mostra “Botticelli. Artiste et designer“, organizzata dal Museo Jacquemart-André. La mostra, inaugurata il 9 settembre 2021 e chiusa il 24 gennaio 2022, ha celebrato il genio creativo di Sandro Botticelli (1445 – 1510) e l’attività della sua bottega, esponendo una quarantina di opere di questo raffinato pittore accompagnate da alcuni dipinti dei suoi contemporanei fiorentini.
La Biblioteca Classense è tra le prestigiose istituzioni che hanno contribuito alla mostra con dei prestiti; tra esse si ricordano il Louvre, la National Gallery di Londra, il Rijksmuseum di Amsterdam, i Musei e biblioteche Vaticani, gli Uffizi, la Galleria Sabauda di Torino, la Galleria dell’Accademia e il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, la Gemäldegalerie di Berlino e l’Alte Pinakothek di Monaco.
L’esposizione parigina, con i suoi 265.000 visitatori, è stata un’eccezionale vetrina internazionale per la Biblioteca Classense, rappresentata da uno dei suoi manoscritti più preziosi.
Il manoscritto ravennate
Il manoscritto classense n. 143 consente di studiare un momento abbastanza precoce dell’attività di Botticelli come illustratore. Il codice, della seconda metà del XV secolo, è in pergamena, di fattura molto raffinata e contiene il Canzoniere e i Trionfi di Francesco Petrarca. Il grande pregio del manoscritto è dato senza dubbio dalla magnifica illustrazione a piena pagina del Trionfo d’Amore sulla quale la critica si è a lungo interrogata e che, grazie a Jonathan K. Nelson, professore di storia dell’arte presso la Syracuse University Florence, è stato definitivamente attribuito a Sandro Botticelli.
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