RAVENNA. Il percorso artistico “Novecento Rivelato” promosso dall’assessorato alla Cultura negli spazi di Palazzo Rasponi dalle Teste si arricchisce di un nuovo capitolo dedicato alla figura di Giampaolo Masotti (1950-2012) a dieci anni dalla scomparsa. Inaugurazione sabato 26 marzo alle 18 e la mostra resterà aperta fino al 1 maggio.
Notissimo in particolare come pittore, Giampaolo Masotti è un significativo modello di artista contemporaneo. La sua esperienza e la sua vita professionale sono declinabili come un vivo esempio di “laboratorio artistico” contemporaneo.
Dalla pittura alla scenografia, dalla produzione video alla grafica; la sua ricerca si delinea attraverso diversi strumenti di comunicazione caratteristici del periodo di fine ‘900.
L’umanità di Masotti e la sua forte curiosità artistica lo hanno portato anche ad un ampio percorso relazionale con importanti figure presenti nelle scuole d’arte e nelle accademie, oltre alle “botteghe” della nostra città.
I contatti personali e i suoi riferimenti artistici verso alcuni “maestri” come Emilio Vedova, Concetto Pozzati, Tono Zancanaro, Giulio Ruffini, Giuseppe Maestri, Isler Medici, Gian Antonio Bucci sono di reale intensità. A loro è dedicato l’allestimento di una sala del palazzo, una piccola esposizione di loro opere accanto a quelle di Masotti.
“Questo omaggio assume un preciso valore di testimonianza e di memoria, che consente di scoprire o riscoprire i segni lasciati da un artista di alto profilo e con radici profonde nella comunità ravennate, le cui capacità di rappresentare in forme inedite ‘l’informale’ meritano una particolare attenzione – afferma l’assessore alla Cultura, Fabio Sbaraglia –. L’idea di presentare una serie di opere pittoriche e immagini, conferisce alla mostra una identità di ampio valore e di significato complessivo. La narrazione visiva è scandita in ciascuna delle sei stanze espositive come un aspetto tematico del grande mosaico che è stata la vita dell’artista”.
La mostra “Nel segno diGiampaolo Masotti” è promossa in compartecipazione tra assessorato alla Cultura e Capit Ravenna ed è accompagnata da un catalogo di riferimento pubblicato da Capit edizioni, con un intervento del ministro della Cultura Dario Franceschini e testi di Laura Ballanti, Aurora Ceroni e Ivan Zanotti.
“Giampaolo Masotti fu un artista appartato, ma ricco di felici intuizioni e di profonde sensibilità maturate fin dagli esordi, venute anche dalla sua giovanile esperienza di animatore dello scoutismo ravennate. Discepolo di Concetto Pozzati, Emilio Vedova e di altri protagonisti della scena artistica italiana, seppe tradurre e sviluppare, in acquisita piena autonomia, la propria maturazione in una dimensione artistica di tipo concettuale tutt’altro che scontata, molto innovativa e originale – scrive il ministro Franceschini nella prefazione –. La mostra, che si terrà a Ravenna a dieci anni dalla scomparsa nella splendida cornice di Palazzo Rasponi, consentirà al pubblico di conoscere e di ripercorrere l’evoluzione e le esperienze artistiche profonde di un artista di cui si potrà cogliere anche una preziosa e mai dismessa tensione etica”.
Giampaolo Masotti (Ravenna 1950-2012)
Artista dallo stile impetuoso e forte, riconducibile sin dagli esordi allo stile di maestri spagnoli come Mirò e Dalì, Masotti fu allievo a Ravenna di Giulio Ruffini, Isler Medici, Tono Zancanaro e Giannantonio Bucci. Completò la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e seguì lezioni di Emilio Vedova a Venezia, pittore a lui particolarmente vicino. Numerose le sue presenze fin dagli anni Settanta in mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Nel segno diGiampaolo Masotti
Ravenna, Palazzo Rasponi dalle Teste
26 marzo-1 maggio 2022
Orari: feriali 15.30-19 / festivi 10.30-12.30 e 15.30-19. Lunedì chiuso. Ingresso libero
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