RAVENNA. Quattrocento anni, meno due giorni: è questo il tempo che separa la morte di William Byrd dall’appuntamento di In templo Domini che rende omaggio al compositore inglese dell’epoca di Shakespeare.
Domenica 2 luglio, alle 11 nella Basilica Metropolitana, il Coro Polifonico Ludus Vocalis anticipa di quarantotto ore il quattrocentesimo anniversario – che cade il 4 luglio – proponendo pagine di Byrd per l’ultimo evento di quest’anno dell’ormai storica rassegna con cui Ravenna Festival unisce musica e preghiera nelle chiese della città. In questo caso è impegnata proprio una delle formazioni del territorio: diretti da Stefano Sintoni, i Ludus Vocalis celebrano il grande compositore, fervente cattolico che pure compose anche per il rito anglicano e fu ricordato in un registro della Chapel Royal come un “padre della musica”. I brani proposti sono tratti dai due volumi della raccolta Gradualia, composti per festività dell’anno cattolico, dal Corpus Domini al Natale fino alle festività mariane.
Non mancano le contraddizioni nella biografia di Byrd. Celebre in vita, morì in relativa oscurità. Aveva trascorso gli ultimi anni componendo soprattutto per la liturgia romana e l’ostilità anti-cattolica del periodo sancì la messa al bando della sua musica; alcuni suoi brani, però, hanno continuato a essere cantati ininterrottamente nelle cattedrali inglesi. Non scrisse neppure una canzone nella nuova moda Seicentesca, ma le sue opere per tastiera hanno avuto una profonda influenza sull’organo e il clavicembalo barocchi. Noto anche per i componimenti profani – danze strumentali, in particolare – pubblicò un vasto ciclo di musica per le maggiori feste del calendario ecclesiastico romano. I Gradualia è un progetto monumentale che unisce una varietà di tecniche musicali all’assoluta aderenza alle disposizioni liturgiche del Concilio di Trento…ma al contempo contiene alcuni fra i primi esempi di polifonia sacra cattolica. L’inclusione di voci femminili, scelta non gradita ma tollerata dalla curia romana, ha due ragioni: da una parte i canti di Byrd risentivano delle tradizioni popolari con cori misti, ma soprattutto erano destinati a piccoli cori domestici e clandestini in terra anglicana e protestante.
Il Coro Polifonico Ludus Vocalis ha esordito a Sant’Agata Maggiore nel 2004 e si dedica al repertorio sacro e profano dal Cinquecento ai giorni nostri. Collabora con varie orchestre e ensemble del territorio e nel 2009 ha inciso un disco di musiche inedite di autori ravennati del 1600-1700. Ha inoltre una ricca attività concertistica: fra gli appuntamenti più memorabili l’esecuzione dell’oratorio La Natività del Cardinale Domenico Bartolucci in presenza dell’autore nel 2009; il Requiem di Mozart nella Cattedrale di Santo Stefano a Vienna in occasione dell’anniversario della morte del compositore nel 2012; nel 2016 il concerto per il ventennale del riconoscimento dei monumenti ravennati quali Patrimonio dell’Umanità UNESCO; la collaborazione con il coro ecumenico di Colonia per la prima assoluta del Te Deum di Peter Reulein.
Ingresso libero
Info: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
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