Picta è presente al Museo interreligioso di Bertinoro
PICTA APPRODA AL MUSEO INTERRELIGIOSO DI BERTINORO
Fino al 6 aprile in mostra ‘Altari mediterranei – Messaggeri’, le opere dell’artista
siciliano Luigi Camarilla
Lunedì alle 17.30 un incontro pubblico sul tema ‘Arte in Italia’
La seconda edizione di Picta, Rassegna europea di arte contemporanea – Premio
città di Castrocaro Terme e Terra del Sole, in corso nel Palazzo pretorio di Terra
del Sole fino a sabato 6 aprile, valica i confini dell’edificio rinascimentale per
approdare in luoghi della quotidianità quali gli showroom di Gina biancheria a
Castrocaro e La Rosa arredamenti a Terra del Sole e in uno dei templi della
spiritualità: il Museo Interreligioso di Bertinoro, dove le culture e le religioni
monoteistiche possono incontrarsi, conoscersi e dialogare coniugando il valore
della tolleranza e del rispetto.
Un luogo scelto non a caso per l’esposizione ‘Altari Mediterranei – Messaggeri’,
installazione dell’artista siciliano Luigi Camarilla.
Le opere esposte sono figlie del progetto artistico ‘Pellegrinaggio d’amore-dalla
Passione alla Coscienza’: una monumentale installazione di 32 opere indivisibili,
‘Altari mediterranei’, costruiti con i legni delle vecchie barche dei pescatori siciliani
e dei migranti. 32 stazioni che scandiscono le tappe di un ideale percorso
evolutivo dalla Materia allo Spirito, con esplicito riferimento ai Cammini
spirituali della tradizione. È un insieme numerato di strutture votive che evocano
edicole della devozione popolare cattolica, lettere dell’antico alfabeto ebraico,
stilemi dell’architettura araba, Totem delle tribù animiste: una molteplicità che
intende rappresentare il dialogo tra le culture e le religioni.
Se i 32 Altari originari sono indivisibili in virtù della loro natura corale, quelli
esposti al Museo Interreligioso sono i loro epigoni, appartengono a un gruppo di
opere realizzate successivamente, e, al contrario, il loro destino è di essere
disseminati come Messaggeri, ”navigando la terra con spirito di mare”.
“Opere che sottolineano l’importanza del bello, utile per poter contribuire a migliorare la società di oggi – spiega Giuseppe Bertolino, ideatore e direttore
artistico di Picta, promossa dall’associazione Cava forever group -. Una società
che purtroppo per comunicare si affida sempre più ai social, eludendo contatti e
ignorando i valori. Anche per questo l’arte può essere utile: per dare stimoli,
riflessioni; ti invita ad avere un punto di vista”.
L’incontro di lunedì
Le opere di Camariella e ‘Arte in Italia’ saranno al centro dell’incontro pubblico,
a ingresso libero, in programma lunedì alle 17.30 al Museo Interreligioso. Sono
previsti gli interventi di Simone Valmori, presidente del Museo; Michele Govoni,
critico d’arte e curatore di Picta; Maurizio Gioiello, giornalista e scrittore; Liviana
Zanetti, presidente di Romagna Toscana e già leader dell’Apt dell’Emilia –
Romagna; Gessica Allegni sindaco di Bertinoro, e Francesco Billi, primo cittadino
di Castrocaro Terme e Terra del Sole. Sarà ospite il Prefetto di Forlì – Cesena,
Rinaldo Argentieri.
LUIGI CAMARILLA
Note biografiche
Nato a Ortigia, Siracusa, 1959. Si è formato a Milano. Ha svolto professione di
scenografo alternandola a esperienze di pittura, scultura, testi per canzoni, poesia.
Nel 1996 la sua inquietudine espressiva confluisce in una avventura artistica
totalizzante. Ritiratosi di fronte al mare mitologico di Stromboli e nei boschi lavici
dell’Etna, lavora al progetto artistico “Altari Mediterranei: Pellegrinaggio
d’Amore-dalla Passione alla Coscienza”, un cammino spirituale artistico
contemporaneo in cui si intrecciano pittura, scultura e scrittura.
Il Mediterraneo è il cuore della sua ricerca espressiva. Spiritualità, Mito e Tempo
Presente sono le fonti che la ispirano: la tradizione iconografica della devozione
popolare, gli echi degli antichi personaggi omerici, le migrazioni dei popoli che
impongono il dialogo tra le culture. Temi che l’artista materializza utilizzando da
sempre i legni sgargianti delle vecchie barche di pescatori e di migranti, materia prediletta che mette in luce lo spirito antropologico del suo lavoro, teso fra
sentimento delle origini e impegno civile.
Rosetta Savelli
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