Destinazione sottosuolo. Storia di Adele Garavini e Primo Pasini: dalla mezzadria poderale forlivese alle solfare cesenati, dalle miniere del Lussemburgo alle gallerie del lager di Mauthausen

Il nuovo libro di Paola Bezzi sarà presentato sabato 19 ottobre a Palazzo Morattini 

Dopo la fondamentale pubblicazione “Casemurate. Memorie e misteri di una villa di frontiera all’incrocio tra la via dell’ambra e la via del sale”, Paola Bezzi ha dato alle stampe un nuovo libro dal titolo “Destinazione sottosuolo. Storia di Adele Garavini e Primo Pasini: dalla mezzadria poderale forlivese alle solfatare cesenati, dalle miniere del Lussemburgo alle gallerie del lager di Mauthausen”. Il volume, ottimamente stampato dalla Tipolitografia, è stato pubblicato da Edit Sapim per conto dell’Associazione Culturale e Ricreativa APS “Amici della Pieve” e del Comitato Pro Forlì Storico-Artistica.
Con questo nuovo e importante libro, che porta la prefazione di Mauro Mariani e Gabriele Zelli ed è arricchito da un apparato iconografico composto da immagini di documenti e da fotografie, Paola Bezzi dà voce ad alcuni personaggi che sono protagonisti di vicende solitamente catalogate  di ‘poca importanza’. Sono invece le storie di donne e uomini di umili origini che hanno contribuito allo sviluppo del nostro Paese. Non a caso nell’efficace titolo del primo capitolo, che recita: “Adele, la pioniera romagnola, Primo, il coraggioso solfataro. Storie di fame, fatica e fiammate”, viene riassunto il senso del volume. Scrive l’Autrice: «Ho incontrato Adele Garavini non attraverso i racconti o i ricordi di chi l’ha conosciuta in Romagna, ma mi sono imbattuta nel suo volto, serio e tirato, in un pomeriggio afoso dell’estate del 2022, all’Archivio Centrale di Roma, mentre stavo sfogliando un fascicolo dedicato ai dissidenti politici romagnoli. Lei era bollata come “antifascista Estero (Lussemburgo) – inscritta nella Rubrica di frontiera”. La consultazione degli alberi genealogici ricostruiti pazientemente nel corso degli anni dal ricercatore e storico Mauro Mariani, cofondatore dell’Associazione Amici della Pieve di Pievequinta, e le sue accurate ricerche catastali hanno permesso di scoprire che Adele fu battezzata proprio a Pievequinta e che la sua famiglia aveva radici locali. Non so come lei sia vissuta, da bambina, sul finire dell’Ottocento nel podere Pantolina dei Monsignani, sito a Casemurate di Forlì, dove il padre Emanuele e il nonno Giuseppe, detto Garaven del Bevano, facevano i mezzadri. Non so per quali motivi Adele abbia lasciato il suo paese natio per trasferirsi a Bora (Comune di Mercato Saraceno), dove nacque il fratello Attilio Cesare il 18 giugno 1882, e poi a Borello di Cesena, probabilmente il paese della madre, e perché, in seguito, sia espatriata in Lussemburgo,seguendo il marito Primo Pasini, zolfataro. Posso solo immaginare alcuni possibili scenari, ma sicuramente la nostra protagonista avrebbe preferito rimanere dove era nata, nei luoghi a lei familiari… Tento, perciò, di ridarle voce perché è giunto il tempo di realizzare “una evocazione”, “una evanescente resurrezione” di una donna “inghiottita” dalla storia, “senza possibilità alcuna di lasciare traccia di sé nel ricordo degli uomini”>>, sull’esempio del ricercatore di microstorie Alain Corbin. Quello che scaturisce è il racconto di una persona emarginata dalla società, di una migrante in cerca di un futuro migliore, di una figlia, poi anche moglie e madre, che sentiva fortemente i legami familiari e che per essi ha sofferto tanto, fino alla perdita del proprio equilibrio interiore e dell’unico figlio maschio Andrea, nato nel Granducato nel 1911 e morto il 12 maggio 1945, una settimana dopo la liberazione del lager satellite di Mauthausen, dove era imprigionato per la sua attività antifascista, dopo una lunga odissea da internato. Nel cuore dell’Europa, infatti, i protagonisti di “Destinazione sottosuolo”, prima ancora del trattato di Schengen e dell’Unione Europea, hanno lavorato e vissuto nelle miniere dove “non ci sono state frontiere e i confini non hanno senso”, come ha acutamente osservato Maria Luisa Caldognetto, presidente del Centre de Documentation sur les Migrations humaines a Dudelange, grazie alla quale questa storia è stata ricostruita. 
Il libro sarà presentato sabato 19 ottobre 2024, alle ore 16.00, presso Palazzo Morattini, via Armellino 33, Pievequinta (Forlì). Insieme all’autrice interverranno Gabriele Zelli e Gianfranco Argnani, dell’Associazione Culturale e Ricreativa Amici della Pieve. Per informazioni: Paola Bezzi 3297257372.
L’appuntamento è promosso nell’ambito della mostra Conoscere la storia per evitare la guerra a cura di Mirna Milandri, la quale il giorno successivo, domenica 20 ottobre, nel medesimo luogo e orario presenterà il suo ultimo libro “Il soldato canadese e la bambina di 5 giorni – 1944. Una storia di guerra piena di umanità speciale”, che ha ottenuto il Premio per la Pace e la Ricerca Storica 2021 dell’Universum Academy di Lugano (Svizzera).
Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso libero.

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016).