29 Maggio 2025
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RAVENNA. Anche Madonna – sì, proprio lei, la regina e icona del pop – si è innamorata di Sogno di volare, il progetto del Parco Archeologico di Pompei per “rimettere in vita” le commedie di Aristofane con la guida sapiente di Marco Martinelli di Albe/Ravenna Teatro e l’irresistibile energia degli adolescenti del territorio partenopeo.

Al punto da voler sostenere, attraverso la sua fondazione “Ray of Light”, la nuova tappa del progetto, ovvero Lisistrata. Splendido auspicio dunque per lo spettacolo che arriverà al Teatro Alighieri di Ravenna mercoledì 28 maggio, alle 21, dopo il debutto nel Teatro Grande di Pompei. Decine di studenti delle scuole di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata invadono la scena per la commedia in cui Aristofane, ormai convinto che sugli uomini non si possa contare quando si tratta di ristabilire la pace, affida la causa contro la guerra a una donna, Lisistrata – “colei che scioglie gli eserciti” e convince donne di tutta la Grecia a uno sciopero del sesso fin quando i mariti non deporranno le armi. Marco Martinelli firma drammaturgia e regia, con spazio e luci curati da Vincent Longuemare, musiche di Ambrogio Sparagna e costumi di Roberta Mattera. Lo spettacolo è una produzione Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Ravenna Festival, Teatro di Napoli-Teatro Nazionale e Collettivo LaCorsa.

Alle 17 di giovedì 29 maggio, la Sala Muratori della Biblioteca Classense – dove si conserva il solo manoscritto al mondo che contenga tutte le undici commedie superstiti del commediografo greco – accoglie Lisistrata, la pace, i diritti delle donne, un incontro a ingresso libero con Franco Masotti, Silvia Masi, Alessandro Iannucci, Laura Redaelli, Martina Treu. La conversazione è organizzata da Ravenna Festival e Ravenna Teatro in collaborazione con Istituzione Biblioteca Classense del Comune di Ravenna.

“Cosa fare quando la pace si fatica a trovarla? Se lo chiedeva Aristofane 2500 anni fa, mentre la guerra del Peloponneso avvampava furiosa, allontanando sempre più lo spiraglio di una tregua. Ce lo chiediamo ancora oggi, con ardore se lo domandano gli adolescenti che incontriamo nei nostri laboratori – racconta Marco Martinelli – È proprio dalle macerie della guerra che sbuca fuori la nostra Lisistrata: un’adolescente, piena di vita, di rabbia generatrice e di passione (…) lì dove gli uomini hanno distrutto, lei edifica. Lisistrataè una donna che, attraverso l’ingegno e la determinazione, riesce a influenzare le decisioni politiche e sociali, sfidando le convenzioni del suo tempo, una pacifista ante litteram, modernissima, conscia che la pace non possa passare per le armi. (…) C’è stato mai un momento in cui Aristofane ha smesso di abitare tra noi?”

Andata in scena ad Atene nel 411 a.C. in un contesto segnato dalla lunga Guerra del Peloponneso, Lisistrata si distingue per l’ironia tagliente e il messaggio pacifista, ma anche per come la narrazione stravolge i ruoli sociali consolidati, celebrando la determinazione e intraprendenza delle donne nel prendere in mano la situazione e sovvertire i giochi di potere. Nel nuovo spettacolo l’opera di Aristofane abita tutti quegli spazi del nostro presente che sono attraversati da conflitti, aperti o sommersi, e la sua protagonista si moltiplica in quattro giovani donne. Tra italiano, napoletano e frammenti di greco, la vicenda si rivela una volta ancora non semplice testo teatrale ma atto civile che interroga e reclama, ricordandoci quanto i classici possano ancora parlarci, perché – come suggerisce Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, “il teatro ci restituisce profondità, aprendoci uno sguardo che supera l’orizzonte ristretto di un presente percepito come l’unica realtà possibile. Guardare al passato, infatti, ci insegna che le cose possono cambiare e possono farlo radicalmente”. Per commento musicale, Ambrogio Sparagna ha scelto canti in grecanico, l’antica lingua ellenofona ancora viva tra le comunità del Salento e della Calabria ionica, per mettere in dialogo suono, parola e memoria collettiva, conferendo alla scena un respiro arcaico e contemporaneo insieme.

Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

Biglietti spettacolo: posto unico numerato 15 Euro (ridotto 12); under 18: 5 Euro

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