A Cesena prende corpo la “nuova” fiera. E quello firmato da Renzo Piraccini, neo presidente, pare essere un progetto interessante. Quanto meno il manager ha le idee chiare. Con il trasferimento a Rimini cerca di rilanciare Macfrut e pare ci stia riuscendo. La prossima edizione dovrebbe essere ricca di novità. Nel frattempo cerca di riempire il vuoto lasciato dall’addio di Macfrut potenziando le fiere esistenti e proponendone delle nuove. Tutte le mosse sembrano indovinate a partire dal potenziamento di Ruotando. Il piccolo Motor Show piace e richiama. È chiaro che un passo in avanti si può fare con le esibizioni.
Stuzzica il tentativo di valorizzazione di Hobby Farmer, rassegna dedicata al giardinaggio, comparto in costante crescita. Ma la kermesse necessita di un salto di qualità.
Food e wine e benessere sono i filoni che si intende battere per creare nuove manifestazioni. Entrambe sono molto interessanti. Però non sono ammessi errori. Sul food e wine bisogna fare il botto. Lorenzo Tersi, componente del cda, deve giocarsi le enormi conoscenze che ha, soprattutto nel settore del vino. L’ideale sarebbe un! coinvolgimento del Gambero Rosso. Il sogno una presenza forte di Slow Food. Inoltre resto convinto che sarebbe importante l’asse organico col festival del Cibo di Strada.
Anche sul benessere le potenzialità sono enormi, soprattutto perché si può creare un asse con Technogym. Nerio Alessandri, patron e fondatore dell’azienda, fra l’altro ha un ottimo rapporto con Piraccini. Ma, a parte questo, non potrebbe certo esimersi dal fare la sua parte per un fiera del benessere che si tiene a Cesena che oltre ad essere la sua città è anche il centro della Valle del Benessere lanciata dallo stesso Alessandri.
Inoltre il programma di Piraccini prevede anche un restyling delle due manifestazioni che si tengono in centro: Cesena in Fiera (San Giovanni) e Cesena a Tavola. Tutte e due hanno bisogno di ritocchi.
Cesena a Tavola deve migliorare nella qualità e nell’identità. Tutto passa attraverso un’attenta selezione degli standisti. Un’idea potrebbe essere quella di gemellarsi con Il Festival del Cibo di Strada che si tiene un mese prima e che ha sempre basato il suo successo sulla qualità dell’offerta. Resta sul tavolo anche un asse con Il pesce fa festa che a Cesenatico si tiene nello stesso periodo. È un assurdo che due kermesse gastronomiche che vanno in scena gli stessi giorni e a pochi chilometri di distanza non si parlino, o quasi.
Cesena in fiera, infine, non ha bisogno di moltissimo. Servono continui aggiustamenti. Uno di questi è il sempre maggior coinvolgimento di via Cesare Battisti.
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