A poco più di un anno dalla nascita di Legacoop Romagna è nata una realtà capace di muoversi e ragionare senza riferimenti di confine. Il nuovo piano operativo mantiene alto il livello di servizio per le imprese razionalizzando i costi e ridistribuendo le deleghe
Il 2017 è alle porte. Entro quell’anno il piano di lavoro stabilito a livello nazionale prevede che le centrali cooperative confluiscano nell’ACI. Legacoop Romagna, con lungimiranza e coerentemente al programma avviato con la sua nascita, prosegue nel cammino di riorganizzazione. Il disegno che è emerge è quello di un nuovo modello di rappresentanza, in grado di rispondere ai nuovi bisogni delle associate nonostante il quadro circostante sia quello di una difficile transizione istituzionale e di un contesto socio-economico in costante peggioramento. È una visione di ampio respiro che non si limita ad attendere gli eventi, ma interviene in modo attivo sulle strategie e sugli organigrammi, mantenendo alto il livello di servizio pur razionalizzando i costi.
Funzioni trasversali
Il secondo step riorganizzativo è stato approvato dall’ultima Direzione di Legacoop Romagna dello scorso 3 marzo. La prima novità che salta all’occhio coinvolge tutte le filiere: i funzionari non seguono più una singola provincia, bensì tutto il territorio romagnolo. «Una visione più complessiva dell’area vasta permetterà di effettuare ragionamenti di integrazione e sinergia su cui puntiamo molto», spiega la presidente Ruenza Santandrea.
Ricambio e professionalità
Già alla fine del 2014 l’organico della struttura unitaria Legacoop Romagna è passato da un totale di 27 a 21 persone. Nel corso del 2015 e del 2016 l’organigramma si asciugherà ulteriormente in una serie di fasi, rivolte a valorizzare le professionalità delle persone, esercitare un concreto ricambio generazionale e definire percorsi rivolti sempre di più a una visione trasversale del mondo delle imprese. «Dopo un solo anno di lavoro e grazie alla collaborazione imprescindibile delle cooperative – dice la direttrice generale Monica Fantini – siamo riusciti a definire una realtà capace di muoversi e ragionare senza riferimenti di confine che ne limitino il percorso».
Il ruolo dei vicepresidenti
I vicepresidenti (Luca Panzavolta di CIA-Conad, Giampiero Boschetti di CBR, Massimo Matteucci di CMC) assumono il ruolo di “facilitatori” di zona per le tre diverse province, oltre che di garanti intersettoriali affinché l’associazione continui ad essere il luogo di incontro e dialogo delle istanze portate avanti dalle singole imprese. Altre novità riguardano la creazione della figura del responsabile Affari Generali, la delega apposita per le imprese del settore comunicazione, media e informatica e soprattutto, la nascita di una task force specialistica per le crisi, che lavorando insieme alle figure professionali di Rete Servizi Romagna sia in grado di intervenire sulle situazioni di difficoltà delle imprese, monitorandole e – ove possibile – anticipandone gli effetti.
Il piano di lavoro 2015
Il piano di lavoro 2015 prevede un percorso molto ricco di contenuti e articolato su tutte le filiere. Il “Working Plan 2015” di Legacoop Romagna spazia dall’agroalimentare alla balneazione e turismo, dai servizi alle sociali e alla produzione lavoro, con analisi di contesto puntuali, definizione degli obiettivi e messa a punto delle azioni per raggiungerli.
Uno spazio particolare sarà dato ai momenti pubblici su temi di particolare interesse per il rilancio dell’economia, come ad esempio l’annoso tema degli appalti, dell’innovazione e della logistica integrata.
Promozione e legalità
«Legalità, governance corretta e ricambio generazionale saranno ancor di più le nostre parole d’ordine», ha ricordato alle cooperative della Direzione la presidente Ruenza Santandrea, che ha anche posto l’accento sul ruolo fondamentale dell’attività di promozione cooperativa svolta da Legacoop Romagna.
Gli aspiranti imprenditori che si rivolgeranno all’associazione possono già ricevere gratuitamente una lunga serie di servizi di qualità: studio di fattibilità, business plan, stesura dello statuto e regolamento della cooperativa.
«A questa attività vogliamo affiancare un vero e proprio tutoraggio da parte delle grandi cooperative per la fase di start-up – spiega la presidente – e un supporto sulle problematiche tipiche della fase di avvio di un’impresa, come la parte finanziaria e quella di assistenza fiscale».
La dispensa del sapere per la formazione aziendale
La formazione da sempre riveste un ruolo fondamentale per la crescita non solo delle risorse umane ma dell’intera azienda. Legacoop Romagna, da sempre attivamente impegnata negli ambiti della crescita professionale delle proprie imprese, sta predisponendo il nuovo catalogo di Corsi e Percorsi rivolto alle cooperative associate per incoraggiarle e supportarle nel proseguimento di un progetto di qualificazione dei propri dipendenti, soci e collaboratori. In collaborazione con alcune delle realtà più qualificate del movimento come Rete Servizi Romagna, Innovacoop, Generazioni e Tribucoop, verranno messi in campo corsi aziendali e interaziendali sulle area di interesse delle associate, ovvero quella legale e giuslavoristica, l’area sviluppo e innovazione, quella di responsabilità sociale e l’area comunicazione. La tipologia di corso si differenzia a seconda del tema trattato e dell’obiettivo da raggiungere.
Sono inoltre previsti momenti di alta formazione, corsi o seminari tenuti da esperti di fama nazionale e internazionale, in collaborazione con enti e realtà di alto livello, come ad esempio l’Università di Bologna, al quale possono partecipare le cooperative associate e tutti gli stakeholder interessati al tema, per favorire lo scambio e il dibattito. Altra modalità di erogazione dell’attività formativa e di aggiornamento è quella della Dispensa del Sapere, che permette alle aziende di programmare a lungo termine il proprio percorso di crescita e sviluppo.
Proprio come nella cucina di un grande chef, l’azienda può prendere dalla Dispensa del Sapere gli ingredienti necessari per comporre la ricetta del proprio programma formativo, miscelando corsi tematici aziendali, interaziendali e di alta formazione modulari e di livello crescente, ponendo dall’inizio obiettivi chiari per i propri dipendenti, soci e collaboratori. Anche in questo caso, gli argomenti trattati sono suddivisi per aree tematiche, con una serie di appuntamenti già calendarizzati ed altri momenti formativi da attivare in base alle richieste della singola cooperativa con modalità aziendale.
Al termine del percorso, l’azienda riceverà un attestato di merito rilasciato da Legacoop Romagna a riprova dell’impegno e dell’attenzione riservata a temi come la responsabilità sociale, il ricambio generazionale e l’aggiornamento dei propri organi direzionali.
(articolo apparso sul n.3/2015 della Romagna Cooperativa)
Questo post è stato letto 193 volte