Le iniziative, le pressioni, le sollecitazioni e gli incontri – tra cui quello con i parlamentari del territorio romagnolo voluto da Legacoop, Agci e Confcooperative Forlì-Cesena – hanno ottenuto un primo risultato: l’IVA per le cooperative sociali rimarrà al 4% ancora per tutto il 2013. Vittoria a metà, perché l’aumento al 10% dovrebbe scattare a questo punto a partire dal primo gennaio 2014, una vera e propria spada di Damocle che pesa come un macigno sulla programmazione di cooperative ed enti pubblici.
Il provvedimento rappresenterebbe un vero colpo di grazia per il welfare del nostro Paese, determinando insostenibili aggravi di costi, si stimano 70 milioni di euro in più nella sola Emilia-Romagna».
A gettare incertezze preoccupanti sulla tenuta del sistema di welfare locale sono anche i tagli del 5% sui servizi, le incognite legate all’adeguamento tariffario per le cooperative che operano nei servizi accreditati e il perdurare di situazioni insostenibili di ritardi nei pagamenti, che fanno lievitare gli oneri finanziari delle imprese.
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