Venerdì 28 febbraio presso la Sala Marvelli alle ore 9,30 (Provincia di Rimini, via Campana, 64 – Rimini) è in programma il workshop sul tema “Aspetti tecnici dell’innesto erbaceo in orticoltura”. L’evento è promosso da CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali) unitamente all’amministrazione provinciale di Rimini, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna.
L’innesto, tecnica conosciuta da tempi remoti in frutticoltura e nel giardinaggio, si pratica in orticoltura solo da alcuni decenni: consiste nell’unire la parte radicale di una pianta (portinnesto) e la parte aerea di un’altra (marza), per ottenere un nuovo individuo che combini le caratteristiche di entrambe. Le specie di interesse coltivate a fini professionali che più si giovano dell’innesto sono pomodoro, melanzana, melone e cocomero: fra i benefici di tale pratica sono evidenti una più efficace resistenza alle malattie, l’aumento del vigore e delle rese, l’eliminazione di trattamenti chimici geodisinfestanti (bromuro di metile) e la modificazione della qualità dei frutti.
Il workshop, quindi, si pone l’obiettivo di comunicare le evoluzioni delle tecniche utilizzate per l’innesto, in un contesto di una richiesta di piante innestate, aumentata in maniera esponenziale negli ultimi anni.
Il programma dell’evento prevede, dopo l’introduzione di Fabio Galli (Assessore Attività Produttive e Agricoltura della Provincia di Rimini), le relazioni di Vanni Tisselli (CRPV), Ferruccio Petrarchin (C.I.C.O.), Carla Montuschi e Anna Rosa Babini (Servizio Fitosanitario Regione Emilia Romagna): seguiranno le comunicazioni di alcune esperienze su Melone e Cocomero (Paolo Pasotti, Astra) e su Pomodoro e Melanzana (Valentino Landini, coop. Habitat)
Questo post è stato letto 259 volte