L’iniziativa, avviata a inizio dicembre 2013 e che si concluderà a fine novembre 2015, si pone l’obiettivo di arginare, su coltivazioni di albicocco, la Sharka (patologia pericolosa e devastante, causata dal Plum Pox Virus, segnalata in Europa fin dal 1917 in Bulgaria e presente in Italia dal 1973) tramite lo studio e la messa a punto di marcatori molecolari (ovvero tratti di DNA) che producono resistenza genetica a tale malattia nell’albicocco. I risultati auspicati dell’intero progetto puntano a trasferire tali conoscenze al mondo produttivo per selezionare cultivar resistenti alla Sharka.
Il progetto si compone di due macroaree: la prima riguarda la fase di studio, in cui sono coinvolti le unità locali di ricerca, quali Università degli Studi di Milano, Università di Bologna, Universitatea de Stinte Agronomice si Medicina Veterinaria di Bucarest (Romania), Institut Po Ovoshtarstvo di Plovdiv (Bulgaria), Mustafa Kemal University (Turchia), Hellinikos Georgikos Organismos – Dimitra (Grecia), Agencia Estatal Consejo Superior de Investigaciones Cientificas (Spagna), Mendelova Univerzita V Brno (Repubblica Ceca), ADN ID sarl (Francia).
La seconda area prevede l’attività di divulgazione e trasferimento dei risultati al mondo produttivo e sarà curata dagli altri partner del progetto, che, oltre a supportare i vari centri di ricerca nella fase di studio, sono presenti in qualità di referenti privilegiati degli stessi produttori: questa fase sarà curata da CRPV Cesena (Italia), Beta Company (Turchia), Juglans Regia (Bulgaria), Efe Viveros del Sureste (Spagna), Phytoria Karayiannis (Grecia) e FAL (Grecia).
Il meeting di Rimini, dopo quello svoltosi lo scorso 3 marzo a Bordeaux (Francia) è stato, quindi, l’occasione per i partner del progetto per un confronto sullo stato di avanzamento della ricerca e sulle prossime tappe del programma. Su invito degli stessi organizzatori, al meeting di Rimini hanno inoltre partecipato alcuni esperi esterni rappresentanti del mondo produttivo (Ugo Palara di Agrintesa, Anna Rosa Babini del Servizio Fitosanitario Regionale e Stefano Borrini della Società Italiana Brevetti). I risultati del progetto MARS, attualmente riservati, sono attesi a fine del 2015.
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