CAD, «La nostra passione è la cooperazione»

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Quando il bilancio sociale diventa una buona abitudine e un appuntamento atteso. Da undici anni la cooperativa sociale CAD si racconta a persone e istituzioni con un volume che rende comprensibile a tutti cos’è la cooperativa, come opera, e cosa fa per le famiglie e per il territorio. Un esercizio di trasparenza che mette al centro non solo i numeri, ma anche le storie che battono nel cuore di questa organizzazione. CAD è composta da quasi 900 persone che tutti i giorni lavorano in Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo per garantire servizi a tutti i cittadini, e in particolare anziani, disabili, minori, giovani, donne e famiglie.
«Abbiamo voluto uno strumento agile e veloce – precisa la direttrice Elena Grilli, alla guida della cooperativa insieme al presidente Guglielmo Russo  – da cui però si capisse quanto teniamo al lavoro che facciamo. Per noi è molto più di un lavoro, è una passione». Nelle 40 pagine curate dalla responsabile Qualità Stefania Argnani e impaginate in un bel rosso energetico, emerge una cooperativa creata dai soci per i soci: sono l’83,3% degli 856 lavoratori. Un panorama davvero multietnico, con una settantina di persone che sono nate fuori dall’Italia e provengono da una ventina di Paesi diversi, dall’Albania al Sudafrica, passando per Brasile, Russia e Lituania. Non è difficile però capirsi, vuoi perché la cooperativa tiene molto alla comunicazione interna, vuoi perché la scolarizzazione è medio-alta: ben 216 possono vantare una laurea.
«Il dato più importante per me? Sono diminuiti gli infortuni sul lavoro» dice con orgoglio la Argnani. «Merito degli investimenti in formazione». In effetti aiutare un malato che ha difficoltà a muoversi può condurre a infortuni importanti se non si conosce l’utilizzo corretto di sollevatori e ausili. Ma a parte la sicurezza e gli obblighi di legge, CAD punta molto sulla formazione dei propri operatori. «In un anno abbiamo effettuato 10mila ore di formazione e quasi 200 iniziative, coinvolgendo 661 operatori», aggiunge la Grilli.
Ne consegue una soddisfazione generale degli utenti davvero molto buona, con valutazioni vicinissime al massimo per efficacia, correttezza e cortesia del persone. Sono state 15.407 le persone che hanno avuto una risposta da CAD nel 2014, di cui 1.385 minori. Quasi 100mila gli accessi agli sportelli informativi.
Grazie anche a questi numeri la cooperativa guarda al futuro con un certo ottimismo. Ne sono piena dimostrazione gli importanti investimenti compiuti, come l’apertura della comunità alloggio I Melograni di Forlì (che sta per ampliarsi con 4 mini alloggi e un centro diurno) e l’inaugurazione del centro Il Piccolo Principe di Santa Sofia. Oltre a ciò c’è un’attenzione davvero alta per la sostenibilità. Uno dei progetti in corso è dedicato alle bici elettriche. «Realizzeremo in vari punti della città di Forlì, Cesena e Rimini delle stazioni attrezzate per il loro deposito, ricarica e utilizzo da parte dei nostri operatori. In questo modo contiamo di incentivare un maggiore rispetto dell’ambiente e un migliore stile di vita dei nostri operatori», conclude la direttrice.

dal n.12/2015 del mensile La Romagna Cooperativa

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