A Dovadola si sono conclusi i lavori per la messa a norma della numerazione civica e della toponomastica in tutto il territorio comunale, un intervento indispensabile per adeguarsi alle disposizioni di legge con particolare riferimento agli indirizzi ancora legati all’antica numerazione dei poderi che dovevano essere obbligatoriamente ricompresi nelle effettive aree di circolazione e dotati di un toponimo stradale univoco. A tale proposito la circolare dell’Istituto Nazionale di Statistica del 2014 è molto puntuale e precisa ed è volta a far sì che questi aggiornamenti abbiano una ricaduta positiva su molti aspetti della vita dei residenti: dall’iscrizione all’anagrafe e allo stato civile, all’esatta iscrizioni nei ruoli di riscossione delle tasse, alla facilitazione dell’individuazione delle residenze da parte delle aziende che forniscono servizi come Hera, Enel, Poste. Per ottemperare alle disposizioni vigenti è stato necessario eseguire, in via preliminare, un censimento di tutte le unità immobiliari del paese per individuare i numeri civici mancanti, o rotti, e le strade prive di una corretta denominazione.
“Alle vie di uso pubblico della rete stradale “minore”, quella consorziale e vicinale, informa il sindaco Gabriele Zelli, sono stati attribuiti i toponimi storici da sempre in uso e che nella conoscenza popolare individuano un luogo ben preciso. Si è messa in risalto in questo modo una parte di storia del territorio dovadolese. Non poteva essere diversamente perché le nuove intitolazioni rievocano i nomi dei vecchi poderi, di eventuali attività che in alcuni luoghi vi si svolgevano in passato, oppure la presenza di antichi luoghi di culto. Queste sono le nuove intitolazioni: Burrone, Fornaci Vecchie, Badignano, Marzano, San Ruffillo, Pittarola, Monte Aguto, Meleto, San Martino in Avello, Valle, Villa Renosa, Greppi, Casaccie, Pallareto, Montepaolo, del Giallo, Casella, Vigula, Casetto del Piano, Canova Marvelli, Canova Schiavina, Treggiolo”.
Per la numerazione civica si è proceduto con all’apposizione di numeri interni e esterni in modo da distinguere le singole unità immobiliari mentre precedentemente la situazione era determinata da complessi immobiliari con un unico numero civico. Con questo intervento, oltre agli scopi sopraindicati, si raggiungono altri obiettivi, come il reperimento tempestivo dei residenti ed utilizzatori di immobili soprattutto in caso di urgenze facilitando l’intervento del 118, delle Forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco, della Guardia medica, ecc.
“I nuovi numeri civici e le tabelle odonomastiche, evidenziano il vice sindaco Kabir Canal e l’assessore Marco Carnaccini, recano il simbolo del Comune, il giglio rosso che da sempre ha caratterizzato la Repubblica di Firenze e la città di Dante, essendo stato il paese di Dovadola territorio della Romagna Toscana fino al 1923”.
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