Il Comune ribadisce la correttezza dell'azione amministrativa e rivendica la difesa dell'interesse pubblico come guida del suo operato
Arrivata al Comune la deliberazione con la quale la Corte dei Conti, ha evidenziato alcuni elementi di criticità relativi in particolare al fatto che alcuni incarichi legali riferiti all’anno 2015 sono stati effettuati in maniera diretta, ovvero senza l’inserimento degli stessi nel documento unico di programmazione o in altro atto di programmazione, oppure prescindendo da una valutazione preventiva sulla congruità del preventivo.
La nota inviata ai consiglieri comunali cintiene anche un intervento di Manuela Mei, segretario comunale, chem rimarca, innanzitutto, come l’attività amministrativa sia stata svolta, per gli aspetti contestati, “nel pieno rispetto delle disposizioni normative al momenti vigenti, nonché in conformità alla disciplina regolamentare assunta a livello di Ente”. Al contempo, per quanto riguarda la contestazione circa la mancata programmazione degli incarichi legali di patrocinio, viene fatto presente che le caratteristiche stesse della tipologia di incarico rendono l’incarico legale “ontologicamente incompatibile con i principi di programmazione”.
Il segretario comunale chiarisce, inoltre, che il ricorso a supporti esterni, sotto il profilo dell’assistenza legale, è stato, nel corso del periodo di riferimento, oltremodo contenuto e riguardante casistiche di particolare complessità. Nella nota, viene altresì ricordato che nel periodo preso in considerazione dai rilievi della Corte dei Conti si sono registrati alcuni elementi di tipo organizzativo che hanno comunque avuto un “peso specifico” determinante per la vicenda in esame: il riferimento è, in particolare, alla costituzione dell’Unione dei Comuni “Valle Savio” (avvenuta nel gennaio 2014) e alla successiva convenzione fra Comune di Cesena e Unione per la gestione associata dell’Ufficio Unico di Avvocatura Civica (approvata nel marzo 2015). Questo ha portato il servizio legale del Comune di Cesena a farsi carico anche dei contenziosi dell’Unione, gestendo con i legali interni (come rilevato dalla stessa Corte dei Conti) 40 nuovi patrocini riferiti solo all’anno 2015.
Come riferisce il segretario comunale, le cause attualmente pendenti e gestite dall’avvocatura interna sono 148, a cui si affiancano 26 procedimenti per i quali si è affidato all’esterno un incarico congiunto con il legale interno, a dimostrazione che l’affidamento degli incarichi di patrocinio avviene regolarmente a favore degli avvocati interni all’ente. Al riguardo si rileva che, a fronte degli incarichi esterni conferiti nel 2013 (nove) e nel 2014 (otto), nel 2015 ne sono stati affidati cinque, mentre nel 2016 sono stati due.
“Va, in ultimo evidenziato, – aggiunge il segretario comunale – un aspetto che risulta di ordine sostanziale e che si ritiene rimarcare con forza e chiarezza: l’azione amministrativa in questione ha posto sempre ed in ogni singolo caso alla propria base l’interesse pubblico e quindi la tutela e la salvaguardia delle risorse economiche che l’Ente è chiamato a gestire a beneficio della città. Non si può non comprendere come, alcune casistiche di particolare complessità e portata, anche in ragione delle prevedibili conseguenze per la collettività cittadina, non possano non comportare il ricorso a professionisti, a supporto della struttura interna, in grado di fornire un patrimonio di conoscenze, esperienza ed approfondimento tecnico – giuridico, che consenta all’Ente massima e altamente qualificata tutela in sede giudiziaria, nel rispetto comunque della vigente disciplina regolativa della materia”.
Considerazioni completamente condivise dal sindaco e dal vicesindaco che osservano: “Ci pare non condivisibile l’indicazione della Corte dei Conti che, nell’ambito delle procedure tese a difendere l’interesse pubblico, contesta la volontà del nostro Comune di selezionare i professionisti in campo legale, sulla base di criteri improntati alla professionalità degli stessi. È evidente a tutti come nella scelta dei professionisti chiamati a supporto della struttura comunale, il criterio preponderante non possa che essere quello della qualità degli stessi. Così ci si comporterebbe in un ambito privato e così, a nostro parere, è anche sensato comportarsi per tutelare al meglio l’interesse di Cesena e dei cesenati, quando si esercita pro tempore la gestione della cosa pubblica”.
Sindaco e vice concludono ribadendo la disponibilità dell’amministrazione comunale ad informare nello specifico i Consiglieri sull’attività dell’avvocatura comunale, così come è già avvenuto in passato attraverso lettere formali che danno conto dell’attività svolta dall’ufficio legale e degli esiti scaturiti.
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