Venerdì 23 giugno a partire dalle ore 9,00 si svolgerà presso il Centro Universitario di Bertinoro un evento particolarissimo, che si inserisce alla perfezione nello spirito della 21° edizione della Festa Artusiana, in programma a Forlimpopoli dal 24 giugno al 2 luglio. Si tratta di un convegno aperto al pubblico, promosso congiuntamente dal Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna, da Casa Artusi e dal Ceub, sull’importanza delle traduzioni nell’ambito di progetti editoriali in campo gastronomico: il titolo esatto dell’evento è “Writing, Broadcasting and Translating Food”.
“Da tempo – spiega Linda Rossato, ricercatrice presso il DIT di Unibo e organizzatrice dell’evento – presso il nostro Dipartimento sono attive attività di ricerca specifiche nel campo delle traduzioni di opere letterarie e non nell’ambito eno-gastronomico; nel 2014, sempre in sinergia con Ceub e Casa Artusi, organizzammo già un convegno su questi temi. Oggi vogliamo approfondire quanto sia strategica una traduzione ben fatta per decretare il successo di un libro o anche di una produzione televisiva su scala internazionale. Per fare questo abbiamo pensato di creare un parallelo fra due successi editoriali del passato, due pietre miliari per la gastronomia mondiale, quali “The book of Household Management” di Isabella Mary Beeton e “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi. Si tratta di due opere che fanno riferimento ad un preciso periodo storico e che hanno fatto la storia della gastronomia a livello internazionale, un risultato che non sarebbe stato possibile se non ci fosse stata una traduzione appropriata, o meglio se di questi due volumi non fossero state fatte diverse traduzioni e ritraduzioni. La nostra analisi, poi, lascerà i fasti dell’800 per fermarsi ad un fenomeno attuale, ovvero quello della giornalista televisiva inglese Nigella Lawson (nella foto), conduttrice di miniserie di successo in ambito food, tradotte e visibili anche in Italia sui canali digitali”.
Interverranno, per approfondire il forte legame tra la traduzione e lo stile divulgativo e di intrattenimento legato agli aspetti della gastronomia, Kathryn Hughes, giornalista, scrittrice e docente presso l’Università di East Anglia (che presenterà anche un suo libro il 25 giugno alla Festa Artusiana), la stessa Linda Rossato, Delia Chiaro (docente di Unibo) e la scrittrice Joanne Hollows.
La collaborazione su queste tematiche fra Università di Bologna, Ceub e Casa Artusi, avrà, poi, un’interessante appendice anche nel 2018, in data da definire, con un nuovo evento, il cui focus sarà un nuovo approfondimento sullo stretto legame fra scrittura, traduzione e opere letterarie in campo gastronomico.
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