Il parlamentare Tiziano Arlotti la spinge con decisione. Ormai indietro non si torna. Non si può
Un altro tassello verso la Provincia unica di Romagna. Nei giorni scorsi Paolo Lucchi, sindaco di Cesena, ha detto che entro fine anno potrebbe essere fatto un considerevole e definitivo passo in avanti.
Adesso è Tiziano Arlotti, parlamentare Pd, ad aggiungere un nuovo tassello. Lo ha fatto rispondendo a Rimini today. “E’ ora di accelerare – ha detto- Il percorso verso la Provincia unica di Romagna deve andare avanti con decisione”. Poi ha detto di condividere pienamente “la decisa presa di posizione del sindaco di Cesena Paolo Lucchi a mantenere alta l’attenzione per accorpare le tre province di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna istituendo la Provincia Romagna”. Due anni fa sostenni questa ipotesi in un Congresso del Movimento per l’Autonomia della Romagna”.
Secondo Arlotti è la soluzione che consentirà di gestire al meglio tutte le politiche che interessano il territorio romagnolo nella sua interezza, come già fatto nel tempo nella sanità con l’Unità sanitaria della Romagna, nei trasporti con la fusione delle aziende di trasporto pubblico locale in Start, nel turismo con la creazione del Distretto della costa, con le esperienze associative nel settore delle acque, delle politiche ambientali relative ai parchi, del sistema bibliotecario.
Ha ragione. Indietro non si può più tornare. Sui grandi temi si deve ragionare in ambito romagnolo. Poi, torneremo campanilisti (e io sarò il primo e più scatenato) quando parleremo di calcio o di piadina. Io, quella riminese, non la voglio. E non accetterò nemmeno che finisca nel buffet che sarà fatto per salutare la Provincia unica.
Arlotti ha ragione anche quando dice che “la Provincia unica di Romagna è una scelta strategica che consentirà anche di contare di più su temi centrali come le infrastrutture e la mobilità, la difesa del suolo, le politiche economiche e socio-sanitarie della Romagna”.
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