Il sindaco deve essere inclusivo

I programmi sono fondamentali, ma bisognerebbe parlare anche della capacità di saper fare squadra e di responsabilizzarla

Ho sempre ritenuto che Stefano Bernacci, Graziano Gozi e Renzo Piraccini avrebbero le caratteristiche per fare il sindaco. Al di là delle competenze specifiche, hanno la capacità di fare squadra e di delegare,  caratteristiche che considero fondamentali non solo per fare il sindaco, ma per qualunque ruolo di primaria importanza.

Del resto, non credo neppure sia un segreto che non mi piace l’uomo solo al comando che poi è destinato a diventare l’asso pigliatutto.

Cesena – (Photo credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Un esempio viene da quello che sta succedendo in questi giorni. Prendiamo, ad esempio Piraccini. Mercoledì scorso in fiera si è tenuta la prima edizione del forum dell’economia. L’occasione ideale per fare passerella. Invece Piraccini Piraccini è volato in Perù per promuovere Macfrut e ha lasciato la scena a chi (Lorenzo Tersi) si era occupato dell’organizzazione. Ma la sua vera dimensione Piraccini l’ha data quando c’è stato da gestire la sua successione a Apofruit: non solo l’ha facilitata, ma si messo in gioco per trovare la soluzione migliore.

Decine di esempi potrebbero essere fatti anche per Bernacci e Gozi. Quest’ultimo, ad esempio, in occasione del Festival del Cibo di strada non credo proprio che ruberà la scena a Gianpiero Giordani, l’ideatore e organizzatore della kermesse.

Piazza del Popolo – Cesena (credits: https://www.flickr.com/photos/ziowoody/)

Ad ampie falcate ci avviciniamo alla campagna elettorale. O, quanto meno, andiamo verso la definizione dei candidati. Ebbene, mi piacerebbe che si parlasse anche di questo. Non ci sono solo i programmi. Va da sé che chi ambisce a fare il sindaco deve avere delle competenze. Quelle sono fondamentali. Non basta essere giovani e bucare lo schermo (Di Maio docet).

Poi bisogna aver voglia di lavorare. Fare il sindaco non solo non è facile, ma richiede un grande impegno.

Ma, a lungo andare, le competenze rischiano di essere insufficienti se chi occupa un ruolo di responsabilità  (nel caso specifico il sindaco) non è inclusivo e se non sa fare squadra. È Se se non sa delegare.

Resta il fatto che alla fine la responsabilità sarà sempre la sua. Però un progetto va discusso e seguito nelle varie fasi, ma senza una presenza invasiva. Il che significa avere la capacità anche di mettere in discussione le proprie convinzioni.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.