Una città più universitaria

Sui bisogni in arrivo in questionario. Il gruppo consiliare del Pd attende i risultati per avviare un ragionamento sulle cose da fare

Una città sempre più universitaria. A Cesena se ne parla da tempo e, va detto, passi in avanti sono stati fatti. Bisogna però migliorare. Ma cosa serve? Spesso la politica decide senza passare dai diretti  interessati e nascono i pasticci: soldi spesi senza ottenere quello che serviva. Sul tema intetviene il gruppo consiliare del Pd con una nota.

L’Università a Cesena, rinata dopo quasi due secoli nel 1989 sotto l’egida dell’Alma Mater di Bologna, si pregia di corsi che sono noti a livello nazionale per la loro qualità. Non si può dimenticare come Cesena sia stata capofila tra le città romagnole nell’avviare questa esperienza, e già dai primissimi anni si parlava della nascita di un Campus che potesse accogliere la crescente popolazione universitaria.

 

Finalmente nel settembre 2018 il primo edificio sarà pronto, sedimentando in maniera definitiva la presenza dell’Alma Mater nella nostra Città. Nessuno ormai può dubitare del lustro di avere studenti e professori in Città, che con la loro conoscenza danno forza al nostro territorio e alle imprese,  e più in generale della vitalità che portano con sé, sebbene manchi ancora la consapevolezza diffusa della loro presenza. L’integrazione con la Città e con la sua vita cittadina richiede sicuramente tempo, ma ultimamente ci sono stati segnali incoraggianti: la Consulta Universitaria che incontra le associazioni di categoria per chiedere che siano applicate convenzioni agli studenti nei tanti esercizi commerciali della città ne è un esempio.

Un altro sono le serate di We reading, in sinergia con le associazioni universitarie. E infine, ancora, l’elaborazione di un questionario da parte della Consulta che verrà sottoposto ai quasi cinquemila studenti: l’intento è quello di mettere nero su bianco le esigenze e anche le criticità degli studenti universitari di Cesena. Il perimetro dei miglioramenti non può essere disegnato meglio che dagli studenti stessi, anche in ottica del futuro Campus.

 

Pensare a bus elettrici continui tra Campus e stazione, pensare ad aule di co-working per chi studia Architettura o Psicologia, pensare ad aule studio aperte h24 e alla Malatestiana come palcoscenico di eventi legati alle scuole presenti in Città, pensare a luoghi di aggregazione che diventino luoghi di incontro anche per i giovani cesenati.

L’impegno del gruppo consiliare Pd nel prossimo futuro è di sostenere le scelte degli studenti universitari, avendo l’obbiettivo comune di migliorare ovunque si possa migliorare. E’ dunque di particolare interesse capire quali saranno i risultati del questionario, che tocca temi diversi: affitti, mense, trasporti, biblioteche\aule studio e nuovo Campus. Da lì, avviare un ragionamento di lungo termine, che sia pari alla lungimiranza avuta dai Cesenati nel 1989.

In questi giorni gravidi di novità, non si può non apprezzare anche due importantissime notizie: la prima, l’attivazione a Cesena del nuovo corso speciale sulle tecnologie per il clima all’interno della laurea magistrale in Ingegneria; la seconda, la prevista nascita del corso di Medicina e Chirurgia in Romagna. Entrambe sono testimonianza della qualità dei corsi, dell’arricchimento culturale e di uno sguardo che inizi a misurarsi non solo con le università d’Europa, ma perché no del mondo. Ci sono tutte le carte in regola per potere competere con le eccellenze universitarie straniere, e in più rimanendo nell’ambito del pubblico e non del privato.

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.