È un esempio di democrazia partecipativa ed è il metodo migliore per dare le risposte adeguate alle piccole esigenze del territorio
A me Carta Bianca non è mai dispiaciuta. Quanto meno come filosofia di fondo. Quella che prevede un coinvolgimento della base. Non ho invece mai condiviso la scelta di dare lo stesso peso sia alla base che alle associazioni. L’ho sempre ritenuta una forzatura.
Invece mi piace molto il coinvolgimento dei Quartieri. Circoscrizioni e Carta bianca sono un abbinamento che può essere molto importante. E andrebbe non solo tutelato, ma rafforzato. Per quello condivido la scelta della giunta di raddoppiare il budget di spesa. Passerà fa uno a due milioni di euro.
Ho sempre ritenuto i Quartieri molto importanti. A patto che non diventassero un mini Comune. Devono essere un presidio sul territorio. Anche per quello il numero va bene. Si potrebbe scendere a dieci, ma cambierebbe poco. Non concordo invece con chi ne vorrebbe fare quattro, uno per ogni punto cardinale. Sarebbero troppo grandi. Allora sì che si potrebbe parlare di mini Comuni.
Invece un Quartiere con le dimensioni attuali va benissimo. Soprattutto perché ha il polso della situazione e per le piccole cose può e deve essere il punto di riferimento. Ecco, a mio avviso, il nodo è tutto qui: le piccole cose. I piccoli interventi.
I Quartieri non devono occuparsi dei grandi temi. Quella politica lasciamola a Palazzo Albornoz, alla giunta, alle commissioni, al Consiglio comunale. Giusta quindi la decisione della giunta di selezionare attraverso l’abbinamento Quartieri / Carta bianca progetti che, singolarmente, non abbiano un costo superiore ai 50 mila euro. Il che significa che ne potranno essere fatti quaranta. Ogni anno. E non è poco.
Adesso è la base che deve fare la propria parte facendo delle proposte. Ed è proprio qui che serve il salto. I residenti dovrebbero appoggiarsi di più ai Quartieri. Lo stanno facendo, ma, a mio avviso, non a sufficienza. Forse non stanno capendo che possono essere protagonisti.
La politica partecipativa, il coinvolgimento della base, l’uno vale uno è soprattutto questo. Lo è molto di più di un clic dal computer.
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