Documento di Marco Casali (Libera Cesena) che prende in esame l'ultima variazione di bilancio
Tariffe pubbliche e variazioni di bilancio: i soldi per diminuire le tariffe nel 2018 ci sono! Lo sostiene Marco Casali, capogruppo di Libera Cesena. Questo il documento.
In questi giorni il mondo organizzato ha fatto quadrato sul tema Tari. Fa piacere finalmente vedere il mondo imprenditoriale e sindacale compatto e agguerrito per quello che è un vero e proprio sistema occulto di aumento forzoso delle tariffe. Come noto sulla TARI, ma anche sull’acqua la cosa è la stessa, non vengono scalati i lauti dividendi che le società che gestiscono i servizi riversano al Comune di Cesena che come è noto è anche socio del gestore. Un sistema a capitalismo socializzato (come direbbe il sempre vivido economista Giaccalone) che produce inevitabilmente tariffe esose.
Anche la sesta variazione di bilancio prevede uno spaventoso aumento dei dividendi. Il prospetto fornito dal Vicesindaco porta infatti la cifra di € 4.201.223 con un incremento rispetto al preventivo di 663 mila euro. Maggiori dividendi che arrivano proprio dalla gestione di acqua, gas, rifiuti.
Nella variazione di bilancio spunta poi anche una entrata sempre afferente al mondo delle bollette di 160 mila euro relativo al recupero dell’evasione della Tari. Anche in questo caso giova ricordare come le tasse sul pattume che non vengono pagate ricadono tutte, fino all’ultimo centesimo, sui cittadini che invece le pagano perché Hera gli insoluti non se li accolla. In pratica vige la legge dello spalmare le morosità altrui. Una specie di aumento nell’aumento.
In buona sostanza chi paga le bollette si trova schiacciato da: il costo di un servizio pagato profumatamente, che nel caso dei rifiuti negli ultimi 5 anni è aumentato del 10%, dal mancato storno dei dividendi che il Comune riceve dalle stesse società che gestiscono il servizio e in più, per non farci mancare nulla, paga anche per quelli che non pagano.
Bene, analizzando il bilancio e la sua variazione in discussione ci sono quasi 800 mila euro a disposizione in più per colmare questo scempio.
I soldi quindi non mancano per cominciare a diminuire le tariffe nel 2018. Speriamo che non manchi la volontà politica.
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