Forlì, le assessore Giovannetti e Gardini fanno il punto sul palazzo del Merenda

Per il Palazzo del Merenda, preziosa architettura patrimonio storico romagnolo e soprattutto sede del bacino culturale forlivese, potrebbero essere in arrivo importanti novità. In due giorni di studio che si sono svolti al Museo San Domenico, dove al piano terra è allestita anche una mostra fotografica di documentazione dello storico palazzo di Corso della Repubblica che resterà visitabile fino al 7 gennaio prossimo, le assessore comunali Francesca Gardini ed Elisa Giovannetti, rispettivamente con deleghe a Urbanistica e Cultura, hanno fatto il punto dei progetti e degli interventi previsti.

I lavori che hanno interessato il palazzo dopo alcuni cedimenti

Si partirà nel 2018 dal consolidamento delle quattro sale studio del primo piano inaccessibili dal 2012 per il distaccamento degli arellati in seguito al terremoto (investimento di 600mila euro) che consentirà di riaprire anche lo scalone storico. Le due amministratrici hanno parlato anche degli interventi previsti, dall’apertura di un bando di progettazione complessivo di ristrutturazione dell’edificio per il risanamento conservativo, fino all’emeroteca e alla pavimentazione della Galleria Albicini oggi chiusa. L’idea è poi quella di collaborare con l’Università per la progettazione dell’impiantistica dell’edificio, che porti a sfruttare forme alternative di energia.

L’assessora Elisa Giovannetti

L’assessora Francesca Gardini

Gli interventi urbanistici andranno di apri passo con la progettazione dei contenuti, nell’ottica di un protocollo con la Soprintendenza stessa che fa del palazzo del Merenda il punto cruciale dell’identità culturale forlivese. Valorizzazioni annunciate anche per i due fondi ospitati da palazzo del Merenda, il fondo Piancastelli e il fondo Calbucci de Calboli. Per il primo l’idea è quella di ampliarne la fruizione in un percorso in parte museale, vista la sua particolarità e unicità in Romagna.
Costruito nella prima metà del XVIII secolo (la prima pietra fu posata nel 1720), fu opera dell’architetto Giuseppe Merenda (1687-1767), da cui prende il nome: Palazzo del Merenda. Fu realizzato per essere il primo ospedale civile di Forlì, uno dei più grandi della Romagna di allora, e tale rimase fino alla costruzione del “Morgagni”. Dal 1922 divenne così la sede di Biblioteca e Musei civici della città. Gli anni, ma soprattutto gli interventi nel tempo eseguiti senza seguire un piano organico, su una struttura così antica e delicata, hanno determinato la situazione critica che dal 2012 ha portato anche alla chiusura di alcuni spazi e sale fino a pochi anni fa aperte al pubblico, a cominciare dal bellissimo scalone monumentale di accesso.

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Fabio Blaco

Fabio Blaco è il fotoreporter del Corriere Romagna e del mensile La Romagna Cooperativa, oltre che di numerose istituzioni pubbliche e private. Grande appassionato di storia locale, su Romagnapost.it pubblica le gallery e gli eventi più importanti del territorio. Per contatti: fabioblaco.fotoreporter@gmail.com