Credo che dopo le regionali faranno l'accordo. Altre strade sono tutte in salita. Se ci sarà una rottura nel centrodestra restano da capire quali saranno gli effetti a livello locale
La crisi siriana richiede un’accelerazione che porti alla composizione del nuovo governo. Questo il refrain durante il nuovo giro di consultazioni fatto dal presidente della Repubblica. Non sono d’accordo così come non credo si farà il governo del presidente. Ma procediamo con ordine.
Crisi in Siria. È molto delicata. Ma non è vero che noi non siamo in grado di affrontarla. Gentiloni si sta muovendo bene. La posizione dell’Italia è chiara ed è la stessa della Germania. Quindi siamo in buona compagnia. E, ritengo, sarebbe la stessa che prenderebbe un eventuale governo del presidente.
Siamo invece sicuri che questa sarebbe la strada che percorrerebbe un governo 5Stelle/Lega? Io penso di no. In tal senso Salvini è stato abbastanza chiaro: sono con la Russia senza se e senza ma. Di Maio, invece, come al solito, ha fatto il pesce in barile: una botta al cerchio ed una alla botte. Non può però continuare all’infinito. Quindi, in caso di governo con la Lega, dovrebbe esprimersi. E le ipotesi sarebbero due o va sulle posizioni della Lega (non credo che Salvini torni indietro anche se in passato ha fatto un tifo sfegatato per Trump), oppure la coalizione si spaccherebbe. E non sarebbe bello vedere una neonata alleanza rompere su un tema delicato e importante come la politica estera e, per di più, in un momento delicato come quello attuale. Quindi, su questo fronte siamo coperti. Almeno, a mio avviso.
Governo del presidente. Non credo si farà. Innanzitutto perché a un governo di tutti i 5Stelle farebbero marameo. Ed allora, ce lo vedete Salvini fare una cosa del genere con il Pd? Io no. Sa perfettamente che andrebbe incontro a troppi rischi. Ma non credo sia una soluzione che andrebbe bene neppure ai Dem.
Ed allora? Si saltano tre giri e si riparte dal via. Per come la vedo io l’unica strada percorribile è quella di un governo 5Stelle/Lega. Ma sarà possibile farlo solo dopo le elezioni regionali. Intanto si menerà il can per l’aia: mandato esplorativo o preincarico ad una figura terza. Quindi si prenderà tempo per arrivare a ridosso dei ponti del 25 aprile e, soprattutto, del primo maggio. A quel punto la coalizione 5Stelle/Lega avrà di fronte un’autostrada. Con buona pace di Berlusconi che però, secondo me, è già pronto a fare opposizione.
Finirà così? Non lo so. Io credo di sì. Non resta che attendere. E, credo, ci sia qualcuno che gli sviluppi li attenda con un po’ di apprensione in più. Parlo di Marco Casali, probabile candidato del centrodestra. Un’eventuale spaccatura nel centrodestra nazionale come verrebbe vissuta a livello locale? Quali effetti avrebbe? Sono le domande che, io credo, si potrebbe fare Casali, ma non solo. Se ci fossero problemi si riaprirebbero molti giochi. Ma ci sarà tempo per parlarne. Ora è tutto fermo in attesa delle vicende nazionali.
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