A Cesena la situazione è più in fibrillazione di quanto di possa pensare
Arroganza e slogan sono due sostantivi che non ho mai condiviso. Forse è per quello che sono distante da Salvini. Però non mi piace fare il processo alle intenzioni. Sull’arroganza non ho dubbi. E, badate bene, è una cosa completamente diversa dalla determinazione.
Per la verità anche sulla innata predisposizione ad usare degli slogan non ho grossi dubbi. Ma, in questo caso, voglio concedere il beneficio del dubbio e attendo di vedere i risultati che otterrà.
Di sicuro, però, in questo momento la Lega ha il vento in poppa. Le elezioni in Valle D’Aosta sono l’ennesima dimostrazione. Chi non gode di buona salute è l’alleanza di centrodestra. Non è una sensazione, ma una presa d’atto. Domenica sera, intervistata da Fabio Fazio, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, lo ha detto in modo chiaro.
Non è poco. Ancora è presto per capire se ci potranno essere delle ripercussioni a livello locale. Molto dipenderà da che piega prenderanno i rapporti a livello nazionale.
Ed è un bel punto interrogativo per quanto riguarda Cesena. Soprattutto se si considera che siamo ad un anno dalle elezioni amministrative e quindi è arrivato il momento di stringere le alleanze. Se non subito, i discorsi andranno avviati all’inizio dell’autunno. E, per Cesena, potrebbe essere una sorta di autunno caldo. La situazione politica è più in fibrillazione di quanto di possa pensare.
Il Pd con Lattuca ha il candidato che unisce il partito, ma ha il problema che a Roma fanno più danni della tempesta. Grosse spaccature ci sono anche nel centrodestra. Soprattutto fra Lega e Forza Italia. Ancora però galleggiano. Se la situazione peggiorasse vedrei male Casali.
Anche i 5 Stelle hanno dei problemi. Nonostante l’ottimismo di Di Maio, nella base c’è malessere. Inoltre a Cesena le tensioni potrebbero aumentare per l’attivismo anti Guiduzzi di Paolo Pasini, attivista che pare essere nelle grazie di Di Girolamo, il parlamentare di Forlì. Ed è fuori di dubbio che i mal di pancia potrebbero favorire Cesena siamo noi che, io continuo a pensare, potrebbe avere come sponsor Pizzarotti. Del resto, l’attuale sindaco di Parma è sempre più attivo e non è escluso che guardi con interesse anche a questa esperienza.
La sinistra , inoltre deve ancora darsi un volto definitivo. Non si è capito cosa sarà di Leu. L’impressione è che si dividerà. È possibile che gli ex di Sinistra italiana (Baredi) provino a dialogare con Potere al Popolo. Ma gli ex Art 1 (Biguzzi e Zuccatelli) che faranno.
C’è poi il centro che si sta interrogando. In particolare i Repubblicani e i Popolari per Cesena. L’interrogativo principale è se ci potrà essere una forma di collaborazione con il Pd. E, se sì, quale potrebbe essere e in che forma si potrebbe articolare. Insomma, Lattuca sarà capace di costruire una proposta che sia una sorta di salvagente al quale in molti si potrebbero aggrappare?
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