Per scegliere il candidato a sindaco. Ha escluso Spinelli e Casali. L'identikit ideale è quello di Giubilei, ma è difficile che il giovane editore accetti
Morrone ha ufficialmente aperto la “caccia” al candidato del centrodestra per Cesena. Sembrava una partita chiusa su Marco Casali, ma Stefano Spinelli l’aveva già riaperta nei giorni scorsi, candidandosi ufficialmente e lanciando un appello che però è ……caduto nel vuoto.
Morrone ha fatto di più: ha definito Casali e Spinelli “nomi buoni per la squadra”. Fuor di metafora il segnale è che vanno bene per la giunta ma non hanno il fisico per essere il sindaco di Cesena. È facile prevedere quindi che Casali e Spinelli non l’abbiano presa bene e che in questi giorni le loro linee web siano state sovraccariche.
A chi starà pensando Morrone? La prima ipotesi è che il suo candidato sia Francesco Giubilei (giovane, intelligente, spregiudicato, molto più di destra per formazione personale di Spinelli e Casali). Anche la foto che accompagnava l’intervista (Morrone ritratto con Giubilei) lo fa pensare: Morrone non lascia mai nulla al caso. La seconda ipotesi è che abbia sparato alto per arrivare a una mediazione su Casali (il più leghista dei berluscones), inibendo così Spinelli. Chi vivrà vedrà, anche perché a Cesena la Lega nord è “Antonella Celletti dipendente” e nessuno conosce imprenditori e professionisti che abbiano il coraggio di predisporsi a un rapporto costante con lei.
Molti avranno notato anche come Morrone nell’intervista non esprima giudizi su Cesena. Mentre a Forlì ogni suo intervento parte descrivendo la città come un luogo allo sbando, privo di identità, pericoloso, su Cesena è sempre molto più prudente. A consigliarglielo, raccontano le persone che gli sono più vicine, sono sondaggi che sotto la Rocca Malatestiana danno il Pd messo meglio della media, ma anche il finanziamento appena annunciato del nuovo ospedale, con fondi statali. Come farebbe mai il governo che ha appena deciso di erogare a Cesena 156 milioni, a spiegare che sono destinati a una città allo sbando? Meglio glissare sul giudizio della città e prepararsi a capitalizzare (come sottosegretario alla Giustizia legato al proprio territorio) il finanziamento della più grande opera pubblica prevista da qui a 20 anni.
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