Nuovo ospedale: opera strategica

Intervento di Filippo Rossini (Pd): ora muoversi in tre direzioni

Filippo Rossini, giovane consigliere comunale del Pd, interviene sul nuovo ospedale. Questa la nota.

Qualche giorno fa le pagine dei quotidiani locali, hanno ospitato un interessante dibattito sul futuro del nuovo Ospedale Bufalini, anche a seguito di una partecipata 4′ commissione consigliare convocata congiuntamente al “Comitato Cittadino per il Nuovo Ospedale”.

L’occasione di quel momento di incontro ed il dibattito che ne è scaturito mi dà modo di sottolineare convintamente, come grazie ad una sinergia tra Enti pubblici come lo Stato,  la Regione e la nostra comnunità locale, con la concessione dell’atteso finanziamento di 156 milioni da parte dello Stato, si sia potuto compiere il passo definitivo verso quest’opera strategica per il futuro di Cesena e dell’intera Romagna.

Questo importante risultato è stato raggiunto grazie anche ad un percorso trasparente e partecipato, che ha visto nel Comitato Cittadino, proprio per la sua composizione (ne fanno parte larghi pezzi della nostra comunità:  partiti, associazioni, ordini professionali) il luogo per un serio dibattito che non può essere in alcun modo interrotto.


Il finanziamento dell’opera è anche la migliore risposta a quella parte di classe dirigente di questa città e di questa regione che durante questo periodo ha preferito interpretare la parte dei “profeti di sventura” e che oggi dovrebbero a mio avviso riconoscere di essersi sbagliati, mi riferisco in particolar modo al consigliere regionale appartenente alla  Lega, Pompignoli che sosteneva infatti che il finanziamento non sarebbe mai arrivato ed è stato smentito proprio dal governo del quale il suo partito politico è parte rilevante.

Non voglio pensare che la sua ostilità sia in funzione di discutibili interessi di bottega  e propedutica all’ottenimento di qualche punto di consenso.

Sappiamo che la politica dei “no”,  dovrebbero saperlo anche i colleghi del Movimento 5 Stelle che solo oggi rilevano alcune negatività, non può e non deve diventare il medoto consolidato dell’azione politica, soprattutto sui grandi investimenti.
Dire “si” oggi, alla costruzione del nuovo ospedale significa mostrare lungimiranza, quella stessa che molti anni fa, portò gli amministratori di questa città ad approntare la realizzazione del Polo Universitario di Cesena che oggi vede la sua realizzazione.


Lo sguardo sul futuro è il metro fondamentale per misurare la “bontà” di una amministrazione comunale, guai a chi (come stiamo vedendo nel nostro paese) gestisce il governo pensando solo al giorno dopo.

Più facile ottenere consenso, ma più difficile svolgere un buon  servizio alla comunità.

Ho apprezzato il dibattito sui quotidiani perchè vi ho letto soprattutto da parte degli amici del Partito Socialista e dei colleghi di Cesena Città Aperta oltre che dai membri del sindacato Uil, la volontà politica di affrontare non tanto il tema della Struttura, fondamentale certo, ma il tema più ampio e appassionante del “software” del nuovo Bufalini, il suo contenuto.

Non si può prescindere per fare questo dalle interessanti opinioni espresse dagli ordini professionali anche nel corso degli ultimi incontri.


Credo che quindi la bussola debba essere su tre punti:
lo sviluppo e il potenziamento del Trauma Center,  l’implementazione degli investimenti sui macchinari necessari alle cure e la formazione del personale.

Sono convinto che le professionalità della nostra Sanità, una delle migliori al mondo sapranno concorrere alla realizzazione di questo nuovo ospedale che garantisca cure e servizi all’avanguardia.

Questo però può essere ottenuto solo passando attraverso un riconoscimento fattivo da parte dello Stato di alcune questioni poste da medici ed infermieri, anche recentemente, attraverso ad uno sciopero della categoria, molto partecipato.  

Consentire ai professionisti di operare al meglio è condizione ineludibile per ottenere servizi di eccellenza.

La classe politica, sia attuale sia quella che verrà, dovrà agire non per bloccare, come qualcuno sta timidamente provando a teorizzare (tardivamente). Ma per mettere in condizione tutti di svolgere al meglio il proprio lavoro.

Cedendo un po’ dei nostri inevitabili personalismi e ammorbidendo per un po’ i calcoli elettorali riusciremo a svolgere un buon lavoro per Cesena per la Romagna e anche per l’Italia.

Questo vale la pena di ricordarlo sempre, per ogni tema,  soprattutto ora, alla vigilia di numerosi appuntamenti elettorali che ci riguardano anche da vicino.

 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli.