L’affondo di Piraccini

In fiera nasce un progetto innovativo per l'orticoltura. Durante la presentazione il presidente rivendica i numeri di Macfrut e indica gli investimenti che servono

Renzo Piraccini si è tolto qualche sassolino. L’occasione è  stata la presentazione del centro dimostrativo che nascerà in fiera con l’obiettivo di rilanciare l’orticoltura in Romagna.

 

È l’ennesimo figlioccio di Macfrut. E proprio Macfrut era il convitato di pietra. Piraccini è stato il presidente della fiera che ha portato a Macfrut a Rimini, scelta sofferta, ma che riteneva indispensabile per dare un futuro alla più importante fiera cittadina. Ma anche una scelta che ha spaccato la città. E Piraccini, che è cesenate, ha sofferto questa spaccatura. Alla fine ha avuto ragione.

Renzo Piraccini

Macfrut a Rimini è cresciuto e ha fatto crescere anche la Fiera di Cesena. Sono aumentati ricavi e utili che hanno reso più solida la struttura di Pievesestina che ha iniziato a fare grandi numeri con i congressi. Dai settemila euro di cinque anni fa, il fatturato è salito, nel 2018, a 250 mila euro e si punta ai 400 mila nel 2020.

 

Tutti numeri che Piraccini ha rivendicato con forza. Ha sottolineato che Macfrut a Cesena non tornerà. Non ci sono gli spazi. Ma la sua crescita continuerà ad  aiutare lo sviluppo della fiera che però necessita di supporto da parte dell’ente pubblico. Lo sviluppo passa anche dagli investimenti. Se si vuol far crescere a fiera bisogna anche investire in infrastrutture. Servono posti letto. Quindi un albergo. Poi c’è il fosso Dismano che andrebbe tombinato. Io credo che i candidati a sindaco dovrebbero prendere nota.

Molto interessante è anche il nuovo nato: un centro dimostrativo permanente per l’orticoltura in serra. Nascerà nei pressi della fiera di Cesena. Sarà una costola di Macfrut. L’obiettivo è dare una risposta al tema dell’innovazione. Sarà realizzato in partnership con i privati: imprese interessate a promuovere le proprie novità e realizzare eventi dimostrativi o promozionali.

 

L’obiettivo è quello di toccare con mano le novità tecnologiche in campo orticolo realizzando un campo di prova che funga da centro di formazione sia sulla parte agronomiche che su quella tecnologica. Il centro dovrebbe essere anche a supporto di eventi fieristici e convegnistici specializzati e di caratura nazionale.

 

È una novità in assoluto. Nonostante il peso del settore orticolo, una struttura di questo tipo non esiste. L’orticoltura in serra è una delle aree che si sta maggiormente e rapidamente evolvendo e l’Italia, in questo momento, è staccata dai leader dell’orticoltura mondiale. Adesso una cosa del genere esiste solo in Olanda.

Tutto nasce dall’Aspargus day, manifestazione che si è tenuta nell’ottobre scorso. Kermesse che ha riscosso molto successo. Non a caso verrà ripetuta con cadenza biennale. Inoltre ha dimostrato la percorribilità di eventi iperspecializzati, ma che si rivolgono a un target preciso. Iniziative che per avere successo non necessitano di numeri particolarmente alti. Quindi la proposta ideale per una struttura come la Fiera di Cesena.

 

Un assaggio del progetto sarà nella prossima edizione di Macfrut dove verrà realizzato un vero e proprio villaggio dell’innovazione in orticoltura  in serra.

 

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Davide Buratti

Davide Buratti, giornalista professionista, fondatore della Cooperativa Editoriale Giornali Associati che pubblica il Corriere Romagna, di cui dal 1994 e per 20 anni è stato responsabile della redazione di Cesena. Oggi in pensione scrive di politica, economia e attualità a 360 gradi nel suo blog per Romagna Post. Per contatti utilizzate il box commenti sotto gli articoli. 

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