Di Placido: "L'amicizia non c'entra niente. Garantisce discontinuità"
Una notizia prevista e un’altra molto meno. Quella prevista è che i Liberaldemocratici appoggiano la candidatura di Andrea Rossi. “Amicizia e rapporti personali non c’entrano niente – ha garantito Luigi Di Placido -. La condivisione è legata ad una identica visione della politica e della gestione di una città. Rossi è la persona che può garantire quella discontinuità che chiediamo da sei anni”. Poi ha aggiunto che non sarà un problema la distanza con altre forze politiche della coalizione “come laici amiamo la tolleranza e ci piace confrontarci”. Poi ha riproposto un ugolinipensiero: “Destra e sinistra, soprattutto a livello locale, non contano. Servono i programmi e le competenze”.
Non era però possibile prevedere che i Libdem non presentassero la lista. Invece, così come hanno fatto i Cattolici nel centrodestra, confluiranno nella lista civica “Cambiamo”, quella di Rossi, con due esponenti: Luigi Di Placido e Claudia Ceccaroni. “Ma anche con tante nostre idee che Rossi ha apprezzato e inserirà nel programma”.
Cinque, in particolare, le proposte elaborate e condivise da Andrea Rossi. La prima è un ufficio unico delle entrate che abbia sempre sotto controllo la situazione dare/avere e possa intervenire in tempi rapidi nel momento in cui si formino sacche di insoluto.
Voucher sport per incentivare la frequenza di ogni tipo di attività sportiva per i bambini dai sei ai dodici anni. La filosofia è quella di intendere l’attività sportiva come strumento di educazione.
Poi ci sono gli angeli dell’impresa: figure dedicate alla semplificazione delle procedure autorizzative a cui le imprese devono adempiere. Il servizio potrebbe essere svolto con il coinvolgimento di studenti delle facoltà universitarie più vicine ai temi imprenditoriali.
Facile 70 ha invece l’obiettivo di proporre l’istituzione di una figura cui fare riferimento per tutte le problematiche alle quali devono rispondere tutti i nuclei familiari over 70.
Il quinto punto è “Comune sotto casa”, decentramento di alcuni servizi del Comune in sei sedi di Quartiere soprattutto per agevolare alcune fasce della popolazione. Il tutto naturalmente deve passare attraverso una riorganizzazione della macchina comunale.
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