Decreto tagliapoltrone, la nota dei Popolari per Cesena
I Popolari per Cesena intervengono sul decreto tagliapoltrone. La nota.
Il Parlamento sta per licenziare in modo definitivo il cosiddetto “decreto tagliapoltrone”.
Per effetto di esso il numero dei parlamentari scenderà dagli attuali 941 a 600 (400 alla Camera e 200 al Senato).
Esulta e festeggia il M5S; era un suo cavallo di battaglia.
“Con 345 parlamentari in meno avremo un risparmio di circa mezzo miliardo a legislatura, tutti soldi che potranno essere reimpiegati per nuovi e migliori servizi per i cittadini” si legge sul loro sito.
E ancora: “Quella contro gli sprechi è una grande sfida del MoVimento, che con questi provvedimenti anti-casta si sta trasformando in realtà…”
Dunque per il governo i parlamentari formano per definizione una casta e rappresentano uno spreco di risorse.
Noi invece crediamo che sia un passo indietro per la Democrazia in Italia. La “democrazia” è il governo del popolo; da non confondersi con il populismo che porta inevitabilmente a demandare a pochi (se non ad una persona) tutto il potere e quindi prima o poi sfocia in forme di dittatura più o meno velata.
La democrazia vive e si alimenta tramite la “rappresentanza” che più è estesa e capillare, più è “controllata” e rispecchia la molteplicità di idee, interessi, aspettative di quella base cui fa riferimento.
Se oggi c’è una crisi di rappresentatività, essa è dovuta al fatto che gli eletti si sono scordati dei propri elettori.
Ma il principio della rappresentanza è ossigeno per la democrazia e va salvaguardato.
I politici sono una casta? Sono corrotti? Badano ai loro interessi? Occupano poltrone? Guadagnano troppo?
La soluzione non è abolire la politica e mandare a casa i parlamentari, ma formare e scegliere persone nuove, con idee diverse, con la schiena dritta, che veramente vivano la politica come servizio.
E rivedere le regole di accesso ai “posti di potere” in modo che la politica non risulti un “mestiere ben retribuito”, ma un servizio di grande responsabilità e di scarso tornaconto economico.
Con la nuova legge del governo Salvini-Di Maio nella classifica della rappresentanza per quanto riguarda la Camera (numero di parlamentari per 100.000 abitanti) l’Italia precipita all’ultimo posto in Europa.
Stiamo buttando il bambino assieme all’acqua sporca.
E questa, per noi, è una gran brutta notizia.
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