Site icon Romagna Post

A Cesena conclusa la 1a edizione della Summer School in “Smart Objects Applications”

I partecipanti alla Scuola con i tutor e, al centro, le docenti Silvia Mirri e Catia Prandi

Si è svolta a Cesena dall’11 al 19 luglio presso il Campus Universitario la prima edizione della Summer School sul tema “Smart Objects Applications”, per iniziativa dell’Università di Bologna, con il supporto gestionale di Ser.In.Ar..

“Tale iniziativa formativa – spiega la prof.ssa Silvia Mirri, direttrice della Scuola (nella foto con il gruppo dei partecipanti, i tutor e la collega Catia Prandi)  – si è posta l’obiettivo di approfondire le competenze nell’ambito degli oggetti intelligenti e delle applicazioni basate sul loro utilizzo e sulla loro integrazione. Gli oggetti intelligenti sono, per intenderci, quelli dotati di capacità di calcolo, con sensori e connessione alla rete, il cui utilizzo comincia ad affermarsi in contesti, quali lo smart builing, ovvero gli edifici intelligenti, basati su una sorta di ecosistema di dispositivi connessi fra loro, che attivano funzioni, in presenza di persone all’interno di un determinato ambiente, generando alti livelli di confort, oltre che interessanti riduzioni di consumi energetici. Altro ambito è senza dubbio quello legato agli orologi e ai bracciali intelligenti (smartwacth o smartband), che, grazie ad un collegamento con smartphone, sono in grado di attivare più funzioni legate al benessere delle persone (controllo del sonno, monitoraggio dell’attività motoria e tanto altro)”.

La scuola, che si è articolata in lezioni frontali e in attività presso laboratori informatici, è stata curata da un team di docenti dell’Università di Bologna, composto oltre che dalla stessa prof.ssa Mirri, anche dal prof. Vittorio Maniezzo, dalla dott.ssa Catia Prandi, dal dott. Gabriele D’Angelo, dal prof. Giovanni Pau e dalla prof.ssa Paola Salomoni (prorettrice dell’Università di Bologna per le tecnologie digitali).

“Di particolare interesse – continua Silvia Mirri – il fatto che i partecipanti alla Scuola sono stati 8 giovani studenti provenienti dal Polytechnic Institute di Macao, una delle regioni amministrative speciali della Cina (alla stregua di Hong Kong): un aspetto, questo, vista la presenza di alcuni docenti di tale organismo, che favorisce la collaborazione internazionale nell’ambito degli smart objects fra istituzioni universitarie”.

Nel corso dell’iter formativo è stata organizzata anche una visita guidata alla Fondazione e al Museo Guglielmo Marconi, dedicato agli sviluppi delle radiocomunicazioni, la cui sede è presso Villa Griffone a Pontecchio Marconi (Bologna). A conclusione della scuola i giovani partecipanti hanno sostenuto un esame finale, presentando un proprio progetto elaborato durante le giornate di studio.

Questo post è stato letto 177 volte

Exit mobile version