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Dante esule 2019, Atlante umano romagnolo

Una mostra fotografica itinerante, incontri, un libro, una performance di danza e un bus che attraverserà la Romagna, allestito con fotografe e un audio-documentario.

Con Dante esule – Atlante Umano Romagnolo prosegue l’esplorazione del fotoreporter ravennate Giampiero Corelli intorno a Dante e alla metafora dell’esilio. Giunta alla quinta edizione, l’iniziativa porta alla scoperta di personaggi e comunità “esuli” del nostro tempo: “eccentrici”, libertari, artisti in terra di Romagna. Per continuare in qualche modo il viaggio di Dante, che ha percorso in lungo e in largo i territori della Romagna, dopo la Toscana la regione più citata nella Divina Commedia.
Dante esule 2019 è innanzitutto il frutto di un viaggio reale e di un lavoro di ricerca che si sono svolti prevalentemente, ma non solo, nelle terre romagnole citate nella Divina Commedia, o attraversate dallo stesso Dante nel suo lungo muoversi e soggiornare in Romagna: l’Appennino forlivese (San Benedetto in Alpe, Dovadola, Forlì), i territori della Valmarecchia (Santarcangelo di Romagna, Verucchio, Pennabilli), fino a giungere a Ravenna, “ultima dimora” del Poeta.
I personaggi che hanno dato forma all’“atlante umano” saranno i protagonisti di una mostra che farà tappa a Rimini e Bagnacavallo e di un libro fotografico che ne racconta profili e storie.
Fanno parte del progetto Dante esule 2019, al quale hanno collaborato Domenico De Martino, Anna Gradara, Marinella Freschi, Isabella Bordoni, Massimiliano Cameli e Gabriele Zelli, anche la performance di danza Alati senza quota, della Compagnia riminese Il Tempo Favorevole (Barbara Martinini, Veronica Aguglia, Marinella Freschi), e Terreno Sinti, audio-documentario di Isabella Bordoni.

Il viaggio, i protagonisti

Il viaggio di Dante esule 2019 ha preso avvio al confine tra Romagna e Toscana, territorio attraversato più volte da Dante fuggiasco da Firenze. Per la precisione dall’ex borgo di Pian Baruccioli (nella Piana dei Romiti), a due ore di cammino da San Benedetto in Alpe, dove in un “villaggio agricolo autosufficiente” vive una comunità di giovani e meno giovani che ricavano quasi tutto il necessario dalla terra e dalle risorse naturali. È passato quindi per Mutonia – Mutoid Waste Company -, comunità di artisti e performer stabilitisi negli anni Novanta con le proprie roulotte e i propri lavori artistici lungo le rive del fiume Marecchia, a Santarcangelo di Romagna (Rimini). Tra gli incontri, anche quello con gli abitanti del villaggio Sinti di Misano Adriatico (Rimini), quello con le monache di clausura che dal convento di Faenza si sono spostate nell’eremo di Montepaolo (Forlì), e poi con artisti e artigiani che con la propria arte e passione continuano a seguire, mai domi, le “voci dell’anima”. Come Stefano Sabbatini Visconti, cantante e poeta che ha pubblicato in passato con Dario Bellezza e Alda Merini e che oggi continua a comporre canzoni. E come Luigi Foscolo Lombardi, liutaio di Dovadola erede di una famiglia di costruttori di strumenti da tre generazioni: suo padre riuscì addirittura a costruirsi un violino nel deserto libico, durante la guerra, mentre era prigioniero degli Alleati.

Gli appuntamenti

Sabato 21 settembre (ore 17), a Ravenna, la prima tappa di presentazione del progetto e del libro al piazzale TCR (Terminal Container Ravenna, via Classicana 105), con la performance di danza Alati senza quota della compagnia Il Tempo Favorevole e l’autobus di Start Romagna allestito con le fotografie di Giampiero Corelli e l’audio documentario Terreno Sinti di Isabella Bordoni.

Domenica 22 settembre (ore 17), nell’Ala Nuova del Museo della Città di Rimini, l’inaugurazione della mostra Dante Esule – Atlante Umano Romagnolo affiancata dalla sezione Dante Esule: Antologica 2015-2019 per ripercorrere le precedenti tappe del progetto. La mostra, che rimarrà aperta fino al 20 ottobre, fa parte del programma di Rimini Foto d’autunno, evento organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini. La giornata prevede anche la performance di danza Alati senza quota. Sarà inoltre possibile salire sull’autobus di Start Romagna, che sosterà in piazzale Fellini dalle ore 15 alle ore 19, per l’ascolto dell’audio documentario Terreno Sinti di Isabella Bordoni.

Il 28 settembre tappa a Misano Adriatico (Rimini) con un pomeriggio di incontro intorno alla lingua (inizio ore 17 nel cortile della Biblioteca Comunale), a cura di Isabella Bordoni e dedicato alla locale comunità Sinti. Parteciperanno, oltre al sindaco di Misano Adriatico Fabrizio Piccioni, Domenico De Martino, docente di filologia dantesca e Roberto Gabrieli, rappresentante della comunità Sinti di Misano Adriatico. Intorno alle 18,30 ci si sposterà al terreno di Misano Monte per narrazioni e un piccolo convivio. Sarà presente l’autobus di Start Romagna per l’ascolto dell’audio documentario Terreno Sinti di Isabella Bordoni.

La “carovana” di Dante esule 2019 sarà quindi il 5 ottobre a Portico di Romagna (Forlì-Cesena) e il 3 novembre a Bagnacavallo (Ravenna) dove è in programma un convegno dal titolo “Esuli dal nostro tempo: identità rare e perdute della terra di Romagna tra Dante e oggi” e sarà inaugurata la mostra fotografica Dante Esule: Antologica 2015-2019, visitabile fino al 30 novembre.

Il progetto Dante esule 2019 – Atlante Umano Romagnolo fa parte del programma Viva Dante 2019 del Comune di Ravenna. Si avvale del patrocinio e del contributo del Comune di Ravenna, e del patrocinio dei Comuni di Rimini, Bagnacavallo, Portico e San Benedetto, Misano Adriatico e Santarcangelo di Romagna. Si avvale del sostegno del Comune di Ravenna e di Start Romagna, Romagna Acque – Società delle Fonti, TCR, Sapir.

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