Furti: interviene Ugo Vandelli (Usip)
Emergenza furti, interviene Ugo Vandelli, segretario provinciale Usip. La nota.
A Cesena servono delle risposte più efficaci al bisogno di sicurezza? E’ questo uno dei temi quotidiani che si fa largo nel dibattito cittadino. Per l’USIP – il sindacato dei poliziotti – la sicurezza è una priorità della qualità della vita su cui la gente legittimamente confida. Per questo motivo chi è preposto a prevenire ed affrontare le problematiche relative all’ordine e sicurezza pubblica deve essere attento ai segnali d’allarme e alle legittime richieste che provengono dalla gente e dai loro rappresentanti.
Premesso ciò, Cesena è una città tranquilla? La delinquenza, tutto sommato, è un fenomeno marginale così come viene affermato dai vertici istituzionali? Se così fosse ci chiediamo perché proviene da una parte consistente di cittadini – esasperati dai continui reati subiti – la richiesta di maggiore controllo del territorio. Nella classifica generale dei reati – dati pubblicati nella classifica del Sole 24 Ore – la nostra provincia occupa il 26esimo posto nazionale con circa 4mila denunce ogni 100mila abitanti.
Nel merito preoccupa la crescente ondata di furti negli esercizi commerciali, vera e propria piaga per il nostro territorio, che ci colloca come provincia FC all’ottavo posto su 106 province con 849 denunce e al 17esimo posto per furti nelle abitazioni con 1750 denunce. Ovviamente manca una parte rilevante di cittadini che per svariati e ovvi motivi non ritiene di ricorrere alla denuncia. A nostro parere le soluzioni da attuare in tempo reale potrebbero essere: attivare un tavolo che affronti con progettualità questa perenne emergenza sicurezza; un migliore coordinamento tra le varie forze dell’ordine messe in campo; il ripianamento degli organici in provincia, nonché il riequilibrio delle forze di polizia tra Forlì e Cesena.
Altro punto da non sottovalutare la presenza del poliziotto e/o carabiniere di quartiere. Dati alla mano il servizio da tempo ha cambiato destinazione d’uso. Infatti, il personale assegnato, oramai ridotto ai minimi termini, dopo che si è guadagnato la fiducia ed il rispetto delle fasce più deboli e dei commercianti, viene costantemente distolto da tale prioritario impiego.
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