Quando le SS naziste incutevano il terrore a Forlì

Una drammatizzazione teatrale ha riportato alla luce una delle pagine più nere della storia di Forlì.

La rappresentanzione della drammatizzazione teatrale “Il boia nazista a Roma e a Forlì”, che si è tenuta martedì 12 novembre al Teatro Il Piccolo, messo a disposizione dalla Cooperativa Casa del Lavoratore, ha suscitato molto interesse fra i presenti perché racconta uno dei peggiori momenti storici attraversati dalla capitale e dalla nostra città durante l’occupazione tedesca.
Attraverso la figura del capitano delle SS naziste Karl Schütz che, insieme ai criminali di guerra 
colonnello Herbert Kappler e capitano Erich Priebke, fu protagonista dei rastrellamenti degli ebrei romani, delle torture agli antifascisti e ai partigiani nel carcere di via Tasso e dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, si raccontano le dolorose vicende avvenute anche a Forlì. In particolare nel settembre 1944 un gruppo di SS comandate proprio da Karl Schütz, che avevano insediato il loro comando nell’ex brefotrofio di viale Salinatore dopo essere fuggite da Roma che era stata liberata, si resero protagoniste delle uccisioni, in via Seganti al Ronco, di oltre 40 persone, fra queste diciassette ebrei per la maggioranza donne. Fu adottata anche a Forlì una sorta di “soluzione finale”, come stava avvenendo nei campi di concentramento nazisti. Gli uccisi, che erano stati catturati perché oppositori del regime fascista e combattenti contro l’invasore tedesco, o perché appartamenti alla razza ebraica, dopo essere stati detenuti nel Carcere mandamentale o nel seminterrato dell’ex brefotrofio trasformato in carcere, nell’impossibilità di essere trasferiti in Germania perché erano saltati gran parte dei collegamenti ferroviari, furono prelevati dai due luoghi di detenzione per essere fucilati lungo la strada che conduce all’aeroporto e poi sepolti nelle profonde buche causate dai bombardamenti aerei anglo-americani sullo scalo. 
Oreste Casaglia, avvocato forlivese imprigionato nell’agosto 1944 nel palazzo di viale Salinatore, con l’accusa di aver aiutato il partigiano Silvio Corbari, ha lasciato una straordinaria testimonianza su quel periodo. Il suo racconto è alla base della seconda parte della drammatizzazione teatrale curata da Stefania Polidori, in collaborazione con Davide Conti, storico, e Gabriele Zelli, cultore di storia locale, per la ricostruzione degli eventi forlivesi. 
A dare vita ai vari personaggi protagonisti di quei tragici giorni sono stati: Matteo Bartolini, Rosario Bassi, Davide Conti, Gianluigi Giorgetti, Isabella Giorgi, Enrico Illotta, Emanuele Montali, Stefania Polidori, Alessandro Russo, Domenico Scibilia, Gabriele Zelli. Musica: Dario Bettini, Marco Fiori. Grafica e video: Dario Bettini. Coordinamento: Laura Bignardi.
La serata è stata aperta dall’intervento di Giorgio Barlotti, presidente del Consiglio di amministrazione della Cooperativa Casa del Lavoratore, che ha ribadito l’importanza del ruolo che in questi momenti devono avere i circoli e le case del popolo come quella di Bussecchio per contrastare un’onda di razzismo e di odio che si sta diffondendo sempre più tra la popolazione con i rischi connessi. 
L’iniziativa  è stata organizzata dalla Cooperativa Casa del Lavoratore di Bussecchio, dall’Associazione Sartoria Teatrale, dal Comitato Pro Forlì Storico-Artistica e dall’Associazione Culturale “E’ Sdaz”, in occasione del 75° anniversario della Liberazione di Forlì, ed ha ottenuto il patrocinio del Comune di Forlì. 

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Marco Viroli

Marco Viroli è nato a Forlì il 19 settembre 1961. Scrittore, poeta, giornalista pubblicista, copywriter, organizzatore di eventi, laureato in Economia e Commercio, nel suo curriculum vanta una pluriennale esperienza di direzione artistica e organizzazione di mostre d’arte, reading, concerti, spettacoli, incontri con l’autore, ecc., per conto di imprese ed enti pubblici. Dal 2006 al 2008 ha curato le rassegne “Autori sotto la torre” e “Autori sotto le stelle” e, a cavallo tra il 2009 e il 2010, si è occupato di pubbliche relazioni per la Fondazione “Dino Zoli” di arte contemporanea. Tra il 2010 e il 2014 ha collaborato con “Cervia la spiaggia ama il libro” (la più antica manifestazione di presentazioni librarie in Italia) e con “Forlì nel Cuore”, promotrice degli eventi che si svolgono nel centro della città romagnola. Dal 2004 è scrittore e editor per la casa editrice «Il Ponte Vecchio» di Cesena. Autore di numerose prefazioni, dal 2010 cura la rubrica settimanale “mentelocale” sul free press settimanale «Diogene», di cui, dal 2013, è anche direttore responsabile. Nel 2013 e nel 2014, ha seguito come ufficio stampa le campagne elettorali di Gabriele Zelli e Davide Drei, divenuti poi rispettivamente sindaci di Dovadola (FC) e Forlì. Nel 2019 ha supportato come ufficio stampa la campagna elettorale di Paola Casara, candidata della lista civica “Forlì cambia” al Consiglio comunale di Forlì, centrando anche in questo caso l’obiettivo. Dal 2014 al 2019 è stato addetto stampa di alcune squadre di volley femminile romagnole (Forlì e Ravenna) che hanno militato nei campionati di A1, A2 e B. Come copywriter freelance ha collaborato con alcune importanti aziende locali e nazionali. Dal 2013 al 2016 è stato consulente di PubliOne, agenzia di comunicazione integrata, e ha collaborato con altre agenzie di comunicazione del territorio. Dal 2016 al 2017 è stato consulente di MCA Events di Milano e dal 2017 al 2020 ha collaborato con la catena Librerie.Coop come consulente Ufficio Stampa ed Eventi. Dal 2016 al 2020 è stato fondatore e vicepresidente dell’associazione culturale Direzione21 che organizza la manifestazione “Dante. Tòta la Cumégia”, volta a valorizzare Forlì come città dantesca e che culmina ogni anno con la lettura pubblica integrale della Divina Commedia. Da settembre 2019 a dicembre 2020 è stato fondatore e presidente dell’associazione culturale “Amici dei Musei San Domenico e dei monumenti e musei civici di Forlì”. Da dicembre 2020 è direttore artistico della Fabbrica delle Candele, centro polifunzionale della creatività del Settore delle Politiche Giovanili del Comune di Forlì. PRINCIPALI PUBBLICAZIONI Nel 2003 ha pubblicato la prima raccolta di versi, Se incontrassi oggi l’amore. Per «Il Ponte Vecchio» ha dato alle stampe Il mio amore è un’isola (2004), Nessun motivo per essere felice (foto di N. Conti, 2007) e "Canzoni d'amore e di funambolismo (2021). Suoi versi sono apparsi su numerose antologie, tra cui quelle dedicate ai Poeti romagnoli di oggi e… («Il Ponte Vecchio», 2005, 2007, 2009, 2011, 2013), Sguardi dall’India (Almanacco, 2005) e Senza Fiato e Senza Fiato 2 (Fara, 2008 e 2010). I suoi libri di maggior successo sono i saggi storici pubblicati con «Il Ponte Vecchio»: Caterina Sforza. Leonessa di Romagna (2008), Signore di Romagna. Le altre leonesse (2010), I Bentivoglio. Signori di Bologna (2011), La Rocca di Ravaldino in Forlì (2012). Nel 2012 è iniziato il sodalizio con Gabriele Zelli con il quale ha pubblicato: Forlì. Guida alla città (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2012), Personaggi di Forlì. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2013), Terra del Sole. Guida alla città fortezza medicea (foto di F. Casadei, Diogene Books, 2014), I giorni che sconvolsero Forlì («Il Ponte Vecchio», 2014), Personaggi di Forlì II. Uomini e donne tra Otto e Novecento («Il Ponte Vecchio», 2015), Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna («Il Ponte Vecchio», 2016), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna volume 2 («Il Ponte Vecchio», 2017); L’Oratorio di San Sebastiano. Gioiello del Rinascimento forlivese (Tip. Valbonesi, 2017), Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna, vol. 3 («Il Ponte Vecchio», 2018). Nel 2014, insieme a Sergio Spada e Mario Proli, ha pubblicato per «Il Ponte Vecchio» il volume Storia di Forlì. Dalla Preistoria all’anno Duemila. Nel 2017, con Castellari C., Novara P., Orioli M., Turchini A., ha dato alle stampe La Romagna dei castelli e delle rocche («Il Ponte Vecchio»). Nel 2018 ha pubblicato, con Marco Vallicelli e Gabriele Zelli., Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol.1 (Ass. Cult. Antica Pieve), cui ha fatto seguito, con gli stessi coautori, Antiche pievi. A spasso per la Romagna, vol. 2-3-4 (Ass. Cult. Antica Pieve). Nel 2019, ha pubblicato con Flavia Bugani e Gabriele Zelli Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città, foto di Giorgio Liverani,(Edit Sapim, 2019). Sempre nel 2019 ha pubblicato a doppia firma con Gabriele Zelli Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna volume 4 («Il Ponte Vecchio») e Forlì. Guida al cuore della città (foto di F. Casadei, Diogene Books). Con Gabriele Zelli ha inoltre dato alle stampe: La grande nevicata del 2012 (2013), Sulle tracce di Dante a Forlì (2020), in collaborazione con Foto Cine Club Forlì, Itinerario dantesco nella Valle dell’Acquacheta (2021), foto di Dervis Castellucci e Tiziana Catani, e I luoghi di Paolo e Francesca nel Forlivese (2021), foto di D. Castellucci e T. Batani. È inoltre autore delle monografie industriali: Caffo. 1915-2015. Un secolo di passione (Mondadori Electa, 2016) e Bronchi. La famiglia e un secolo di passione imprenditoriale (Ponte Vecchio, 2016).