Sprint finale in vista del voto
Fra quindici giorni gli emiliano romagnoli saranno chiamati al voto per eleggere il nuovo governatore. È una lotta a due: centrodestra contro centrosinistra con i 5Stelle che hanno una posizione marginale. È la prima volta che la guida del governo regionale è realmente contendibile. E, di conseguenza, in campagna elettorale c’è una vivacità mai vista.
I sondaggi danno in leggero vantaggio Bonaccini, ma l’impressione è che la partita sia ancora aperta e che sarà decisiva (come sempre del resto) la periferia. Inoltre sarà fondamentale la capacità attrattiva delle due liste nate in appoggio ai presidenti, potrebbero calamitare il voto degli indecisi che pare siano ancora il 18 per cento. C’è ottimismo in entrambi gli schieramenti. Gli esponenti del Pd sono fiduciosi perché nelle piazze (vero test pre elettorale) sono accolti bene. Le difficoltà del febbraio 2018 (politiche) sono solo un lontano ricordo. Inoltre registrano che Bonaccini piace anche a un elettorato tradizionalmente non di centrosinistra. Ma anche dalla parte opposta si respira ottimismo, rilevano interesse. Per l’andamento del voto hanno certezze per Forlì, molto ottimismo a Rimini, buone sensazioni nel Cesenate e nel Ravennate, soprattutto nelle periferie.
Intanto c’è attivismo. Lina Amormino, Sirotti Gaudenzi, Spinelli e Rossi (centrodestra) sono presenti e marcano stretto gli avversari. Hanno concentrato la loro attenzione su Lia Montalti che sta sfruttando l’esperienza maturata nei cinque anni di legislatura, ma soprattutto i tantissimi rapporti creati in questo lustro. Ma anche Priya Baldazzi (lista Bonaccini) mostra una grinta e una determinazione che non deve essere sottovalutata. Lo ha dimostrato nel “duello” sugli asili, ma non solo. Chi invece pare aver scelto una strategia diversa è Massimo Bulbi, sta defilato e batte a tappeto la periferia. Lo aveva detto: farò una campagna porta a porta. Inoltre ha aperto un canale YouTube, lui che (come me) con la tecnologia ha un rapporto complicato. Fino ad ora gli avversari lo hanno ignorato e non so se abbiano fatto bene. Chi è partito con un po’ di ritardo è la lista composta da repubblicani, socialisti e +Europa che potrebbe pescare anche fra gli indecisi. Domani, alle 19,30, prima dell’arrivo di Bonaccini (piazza Amendola) terrà un fiash mob in piazza del Popolo.
Ma continua ad essere una campagna elettorale tradizionale. Non si sta investendo su Facebook, pratica ormai diffusa tra i politici dei diversi schieramenti che pianificano una campagna di annunci sponsorizzati scegliendo di mostrarli
solo a uomini e donne di una certa zona geografica, di una certa fascia di età e con certi interessi. Lucia Borgonzoni, tanto per fare un esempio, solo nell’ultimo periodo ha investito 6.500 euro.
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