Manutenzione straordinaria per tirarla a lucido
Un progetto di manutenzione straordinaria per valorizzarne la bellezza e per tirare a lucido la monumentale fontana Masini, uno dei monumenti simbolo della città. Fu realizzata da Domenico di Montevecchio tra 1586 e 1590, su progetto di Francesco Masini, e posta al centro di Piazza del Popolo come ornamento. È l’amministrazione comunale ad annunciare i nuovi lavori (affidati alla ditta “Kairos restauro” di Forlì), di un importo complessivo di 35 mila euro, che partiranno lunedì 10 febbraio e proseguiranno fino alla loro conclusione, prevista per il prossimo mese di aprile. Per consentire l’esecuzione dei lavori, la Fontana – come avviene in queste particolari occasioni – verrà recintata senza però limitare gli spazi occupati dai commercianti ambulanti nel corso del mercato settimanale.
Il monumento, in pietra d’Istria e riccamente decorato, sarà interessato da un ampio intervento di manutenzione straordinaria che riguarderà la balaustra e l’ampia gradinata. A seguito dell’ultimo sopralluogo, nel corso del quale è stato valutato lo stato conservativo del bene, è stato stabilito che i lavori vedranno una prima fase di pulitura, con l’utilizzo di reagenti, e la ricostruzione di parti mancanti, laddove la superficie presenti piccole scheggiature.
La pulitura sarà estesa alle superfici interessate da annerimenti presenti e in corrispondenza delle aree interessate da fenomeni di erosioni, polverizzazioni e scagliature. Sulle superfici non annerite, ma ugualmente ricoperte da deposito coerente, sarà fatta invece una pulitura a secco con spazzole a setole morbide e un successivo lavaggio con getti di acqua deionizzata nebulizzata. Inoltre, nelle parti in cui la struttura presenta la superficie lapidea scheggiata e in corrispondenza di fessure e piccole crepe si procederà iniettando un prodotto a base di nano calce, costituito da particelle di calce spenta disperse in alcool. Nella fase finale poi si procederà con un trattamento prottettivo utile soprattutto sulle superfici calpestabili.
L’opera è costituita principalmente da pietra d’Istria, calcarenite di natura compatta e poco porosa. Il progetto di restauro realizzato tra il 2008 e il 2010 ha previsto la manutenzione e il restauro dell’intero apparato decorativo della fontana. Inoltre si è prestata particolare attenzione alla “compatibilità fisico-chimica” con gli antichi materiali attraverso l’impiego di prodotti che la tecnologia in quel momento offriva prendendo in considerazione la possibilità di rimuovere le integrazioni introdotte e i prodotti applicati e finalizzati all’intervento di restauro sia conservativo che estetico.
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