Ci sono voci sempre più insistenti su possibili cambiamenti, ma l'impressione è che possano restare tali
Nel mondo politico le voci si rincorrono da un po’ di tempo, ma nell’ultimo periodo sono diventate più insistenti. E, come tali, vanno riportate. Resta da capire poi fino a che punto diventeranno realtà. È concreta l’ipotesi che, come spesso succede, le voci restino tali. Secondo i rumors Vittorio Valletta sarebbe in procinto di dimettersi dal movimento “Cesena siamo noi” e Gaetano Gerbino dalla Lista civica “Cesena 2024”. Per entrambi l’approdo sarebbe in “Coraggiosa” ma, mentre Valletta coerentemente si dimetterebbe anche dal Consiglio comunale, Gerbino resterebbe, dando vita così a un nuovo soggetto politico.
L’approdo di Gerbino non sarebbe sorprendente visto che è già stato candidato nella lista per le recenti elezioni regionali. Invece fatico a credere allo stesso percorso fatto da Valletta. È vero che ha detto pubblicamente che alle regionali avrebbe votato Coraggiosa, ma è anche sempre stato un convinto sostenitore del terzo polo, per lo meno cittadino. E lui di quest’area a Cesena è l’esponente più importante.
Inoltre ci sono altri elementi che fanno ritenere che le voci che riguardano Valletta siano destinate a restare tali. Molti ritengono che Coraggiosa confluirà nel nuovo soggetto del quale parla da tempo Zingaretti e pensare a Valletta seduto nelle riunioni a fianco dei piddini di vecchio conio non è facile. Inoltre alle regionali il gruppo Caporali/Baredi nella lista di Coraggiosa ha puntato su Ignazio Palazzi che, con 1.055 preferenze ha più o meno “schienato” Gerbino, fermo a 486. Ma la politica italiana corre ai cento all’ora e nulla ormai può sorprendere.
Con questo scenario, però cambierebbe di molto anche il volto del Consiglio comunale di Cesena, a meno di otto mesi dalla sua elezione. Gerbino sarebbe un volto autonomo all’interno del Consiglio, con il quale Pd e sindaco dovrebbero rapportarsi senza più la mediazione del vice sindaco Castorri.
Ma a cambiare sarebbe soprattutto Cesena Siamo Noi. Giangrandi e Faggiotto potrebbero essere i potenziali sostituti. Se così fosse il movimento si sposterebbe più a destra con il cuore costantemente orientato sui destini del centro storico. E la querela presentata da Lucchi sarebbe benzina sul fuoco.
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