FORLI’. Qualcuno non esita a definirla poco più che una mulattiera, di sicuro non è più adeguata.
Il futuro della via Ravegnana tra Forlì e Ravenna e la sua sistemazione come punto strategico per lo sviluppo del territorio, continua a tenere banco.
L’assessore regionale al Turismo e Infrastrutture Andrea Corsini, intervistato dal Corriere Romagna, ha parlato delle tre proposte presentate da Anas: «Entro la fine di agosto mi incontrerò coi sindaci di Ravenna e della stessa Forlì per capire su quale di queste ci sia maggiore condivisione. Io ho una mia idea: penso che l’adeguamento nella sede attuale con l’aumento di carreggiata e le varianti su Coccolia e Ghibullo sia la più semplice. Sicuramente però gli agricoltori possono stare tranquilli, non propenderemo per soluzioni che possano danneggiarli. E li ascolteremo».
Sentito dal Resto del Carlino, invece, l’ex assessore forlivese all’Urbanistica, Gabriele Zelli, ha illustrato il suo pensiero sui progetti “puntando” su quello che “si innesta sulla tangenziale di Forlì nei pressi dell’A14 e procede in direzione E45 verso Mirabilandia. Zelli condivide l’idea della Regione che la discussione debba includere Forlì, Ravenna, ma anche le comunità del Rabbi, del Montone, Cesena e Faenza. Zelli si dice convinto che la strada non possa rimanere così com’è, bisogna renderla più sicura e scorrevole, magari realizzando piccole tangenziali di modesto impatto ambientale.
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