Con il Patrocinio del Centro UNESCO di Bologna
Successo per la mostra “Woman’s Essence” svoltasi a Roma dal 11 al 13 settembre 2020.
Presso il Palazzo Velli Expo a Roma, Musa International ArtSpace e Spivakovska Art hanno inaugurato la mostra collettiva di arte contemporanea che ha riscosso grande interesse e molti consensi e che ha proiettato il talento di artisti provenienti da vari Paesi in un panorama mondiale, nel cuore della Città Eterna, Roma Caput mundi.
In particolare Spivakovska Art all’interno del progetto internazionale Woman’s Essence dell’Associazione Musa International ArtSpace con il Patrocinio del Centro Unesco di Bologna, ha presentato 20 opere di 14 artisti ucraini presso la Galleria Ego.
La Galleria, con sede a Kiev, è partner esclusivo dell’Associazione da 6 anni e negli anni ha organizzato mostre collettive a Parigi, Roma, Madrid, Milano, Palermo, Praga, Kiev, presentando l’arte ucraina in un formato internazionale.
Nonostante le difficili condizioni che hanno fortemente limitato l’organizzazione di grandi eventi sia culturali che artistici a livello mondiale, gli organizzatori di questa mostra, non più virtuale, bensì interamente reale, sono riusciti a dare vita e spazio ad una Expo molto importante.
La Signora Lika Spivakovskaya, che è la fondatrice di Spivakovska Art presso Ego gallery e alla quale vanno rivolti i migliori apprezzamenti e complimenti ha così dichiarato:
- “Stavamo organizzando questo progetto da circa un anno. Le prime trattative con il Centro Unesco di Bologna si sono svolte nel novembre 2019. Desideravamo intensamente che i nostri artisti fossero approvati dal Centro Unesco, e ci siamo riusciti. Per ovvie ragioni, il progetto è stato posticipato più volte, ma sono molto soddisfatta che, in un momento in cui la maggior parte degli organizzatori di eventi annulla gli eventi oppure li realizza solo online, noi siamo stati in grado di offrire allo spettatore una mostra reale in senso fisico e materiale con un ingresso gratuito per gli spettatori e amanti dell’arte. Per noi è importante che in tempi di instabilità, l’arte rimanga il porto fermo nel quale le persone possano continuare a comunicare con il mondo intero e a confrontarsi nelle loro reciproche diversità culturali “.
Quest’anno in occasione del Vernissage hanno partecipato 100 artisti, oltre all’ Ambasciatore dei Paesi Bassi in Italia Jost Flemand, all’Addetto Culturale dell’Ucraina, all’Ambasciatore dell’Unesco del Centro Bologna, all’Editore Serradifalco Editore, al Fondatore di Palazzo Velli Alessandro D’Alessandra, al Presidente dell’Associazione Musa International ArtSpace, oltre agli addetti stampa e agli ospiti”.
L’evento di rilevante importanza sia artistica che culturale è stato possibile da realizzare grazie all’impegno costante e volonteroso dei partner italiani, quali: il presidente dell’Associazione Natalia Grinyuk, l’editore GianFranco Serradifalco e l’ambasciatore del Centro Unesco di Bologna Maurizio Aronica.
La Signora Natalia Grinyuk, Presidente di Musa International ArtSpace ha così commentato:
“Organizziamo mostre internazionali due volte all’anno, ogni anno, da sei anni ormai. Ma mai prima d’ora è stato così gratificante ed entusiasmante. Considerando che ai nostri Eventi d’arte di solito vengono ospiti da tutti i paesi, l’Evento di quest’anno ha comportato molti più rischi. Tuttavia, nonostante le restrizioni di quarantena che hanno gravato sugli spostamenti, molti ospiti con le cautele del caso sono venuti a trovarci, per partecipare con entusiasmo “.
La mostra presenta le opere di 14 artisti ucraini, tutti talentuosi: Lana Kaufman, Irina Onopenko, Anna Gomonova, Odarka Dema-Pisna, Anna Chicherina, Alisa Popova, Chepurna Evgeniya Miroshnichenko, Tosya Kravtsova, Irena Tone, Oksana Chetverikambova, Olga Gladushevskaria, Elena Kolirnova. Fullen.
Inoltre il progetto “Woman’s Essence”, sull’impegno delle donne nell’arte, pubblica un catalogo annuale delle opere selezionate, a cura della critica Laura Francesca di Trapani.
Quest’anno i membri partecipanti sono nominati anche per il Woman Art Award 2020 ai quali verrà rilasciato una certificazione di partecipazione da parte di Unesco.
Infine il desiderio di continuare ad appassionarsi di arte porta a superare anche gli ostacoli più ostici ed imprevisti.
La mostra “Woman’s Essence” si è rivelata quindi essere un importante fulcro e motore di accorate intenzioni e motivazioni artistiche e culturali, laddove lo scambio fra i popoli diviene linfa vitale per i popoli stessi.
Rosetta Savelli
16 settembre 2020
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