Anzi, di più
CESENA. E’ assurdo pensare che per una gestione amministrativa possa andare tutto bene o tutto male.Il bicchiere sarà sempre pieno a metà. Poi c’è chi lo vede mezzo vuoto, chi mezzo pieno. Valutazioni quasi sempre figlie di una posizione ideologica. Compito di chi governa è consolidare quello che funziona e intervenire sulle criticità.
Sulle cose che vanno bene è vietato cullarsi sugli allori, serve innovare in continuazione. “Quando una cosa funziona è il momento di cambiarla” ha detto Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym, a “Fattore R”. E se lo dice lui…
Ci sono poi le criticità sulle quali, obiettivamente, è più difficile intervenire anche perchè spesso sono legati a dinamiche nazionali o, comunque, che difficilmente potrebbero essere affrontate dalla sola municipalità.
Gli eventi degli ultimi giorni hanno evidenziato due criticità che pesano come un macigno sul futuro del territorio. Il problema segnalato dalla Camera di commercio è tale per tutto il territorio provinciale. Nel mondo del lavoro i nuovi ingressi sono in calo del 30 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma ci sono figure introvabili per le imprese. Più specificamente in 36 casi su 100 le imprese continuano a incontrare difficoltà di reperimento delle figure richieste. Le tre professioni più difficili da reperire sono: operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori, tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione, operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici.
Nell’ultima edizione di “Fattore R” l’economista Veronica De Romanis ha indicato nella crisi demografica una dei grandi problemi dell’Italia. Lo stivale è il secondo paese più vecchio del mondo. Per ogni cento giovani ci sono più di 168 anziani. Ci “batte” solo il Giappone. Senza dubbio uno dei più interessati a quel discorso era Enzo Lattuca, sindaco di Cesena. Quello dell’invecchiamento della popolazione è uno dei problemi della città Malatestiana.
Sono problemi che il Comune non potrà risolvere da solo. Però è grave che questi sos restino lettera morta. Non sarebbe quindi che il Consiglio comunale approvasse un paio di ordini del giorno da inviare ai ministri competenti. Dovrebbero contenere le indicazioni sui provvedimenti da prendere per arrivare ad un’inversione di rotta.
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